il sasso vernale è un bel tremila, posizionato a N del passo san pellegrino e a S della Marmolada.
soprattutto la visibilità nulla per la fitta nebbia in quota (poi diradatasi) e le non buone condizioni nevose (in alto) ci hanno fatto prendere la decisione di desistere, nel tratto finale dell’escursione, arrivando solo alla forcella del bachet a q.2830m
la cima - fatta in estiva nel 2006 - permette di vedere un panorama unico in quanto si vedono a giro d’orizzonte: il latemar, il catinaccio, il sassolungo, il sassopiato, il sella, la marmolada (parete sud a portata di mano), il civetta, il pelmo, le cime d’auta, le pale del focobon, il mulaz, il passo di san pellegrino con il lusia e cima uomo.
con ottima (e gagliarda) compagnia femminile, siamo saliti alla conca di fuciade, per stradina dall’albergo miravalle al passo san pellegrino, ore 8.30.
sapendo di trovare neve, era nostra intenzione di evitare la discesa e i traversi a nord del passo delle cirelle e, salire a cima ombrettola dalla forcella del bachet, per poi scendere a forcella ombrettola e attaccare la bella e affilata cresta sud del sasso vernale, per gli ultimi 200m.
anche con ciaspole, la salita dal fuciade a q. 1950m fino alla forcella bachet q 2830m si rivelava subito non semplice per la neve non portante (oltre gli 80 kg … facciamo pure 90 kg).
eravamo un po’ demoralizzati per la visibilità nulla, ma speravamo che nel pomeriggio le condizioni migliorassero per la cima.
siamo giunti in forcella, dopo tre ore dal fuciade: ci siamo subito resi conto che la discesa dal sentiero verso il falier del versante nord era impercorribile per la molta neve e la ripidità.
l’alternativa, come programmato, era il canale sui 45° all’inizio, che partiva sulla nostra sinistra salendo e passando da cima ombrettola calava al passo omonimo.
la mancanza totale di visibilità e l’incognita di trovare qualche sopra cornice sventata in uscita ci hanno fatto pensar (bene) di tornare indietro: confermava la nostra decisione piccole ma sonore slavine cadute dai ripidi canali laterali durante il panino del pranzo.
in discesa - smadonnando, per i vari sfondamenti - il tempo si apriva consentendoci di scattare belle foto al passo da cui eravamo discesi.
tantissime marmotte fischianti - al risveglio dal letargo invernale - ci allietavano la discesa.
tornati al fuciade, squisiti pasticcini femminili e una inaspettata bozza di bianco, fredda al punto giusto, ci mettevano di buonumore, nonostante la cima mancata.
giro rimandato fra qualche mese: sarà cosi possibile fare un bell'anello fuciade, passo cirelle, 'alta valle san nicolo, passo ombrettole, sasso vernale, passo ombrettola, calando verso il falier, forcella dei bachet e fuciade.
posterò qualche foto, per ora foto della salita in estivo 2006.