Autore Topic: [MONZONI] Lagusèl - Punta dele Sele m 2593 (per sentiero attrezzato Gino Badia)  (Letto 6670 volte)

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Offline AGH

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Inizio dell'Alta Via Bruno Federspiel

Girovagando con Google Earth (sempre sia lodato!) scopro un angolo nel Gruppo dolomitico dei Monzoni (Fassa) ancora ignoto: la zona del Lagusèl (laghetto) in Val S. Nicolò, sembra molto interessante. Concepisco un giro ad anello percorrendo il sentiero attrezzato Gino Badia, che scavalca la catena della Pala di Crapela per scendere per la Val dele Sele.


Lo spettacolo del Lagusèl

Nella notte ha piovuto, quindi mi aspetto di trovare neve in quota, spero non troppo in basso.
Quando arrivo in Fassa però vedo con orrore vedo i costoni appena sopra passo Pordoi tutti bianchi. Per fortuna mi sono portato i ramponcini e uno spezzone di corda per assicurarmi sul tratto attrezzato. Sono un po’ preoccupato a ma questo punto vado a vedere e poi deciderò il da farsi.


Neve fresca in quota sopra i 2200 metri...

Vista su Cima Vallazza

Freschetto in quota...

Da Pozza di Fassa mi inoltro nella Valle di S. Nicolò. Alla Malga Crocefisso devio a dx per la Valle dei Monzoni, fino a raggiungere quota 1750 dove ci sono le tabelle dei sentieri col 641. Parto con un freddo becco, per fortuna la salita abbastanza ripida per facile stradello mi scalda subito. Il sentiero si snoda nel bosco e attraversa belle radure con cavalli. Raggiungo la Forcela dal Pieif 2186 e mi affaccio su una splendida conca erbosa, dove intravedo il bellissimo laghetto di Lagusèl 100 metri più in basso.


Lagusèl

Baite nei pressi del Lagusel

Finalmente esce il sole a scaldare un po' le ossa

Baita con lo sfondo del Gruppo del Catinaccio

Baita al Lagusèl

Scendo a fare delle foto, si sta alzando il sole: in quota da 2200 metri in su c’è la neve, spero che intanto si sciolga o si ammorbidisca col rialzo delle temperature. Dopo aver fatto un giro attorno allo splendido specchio d’acqua, contornato da caratteristiche baite, decido di affrontare il tratto ferrato. Torno alla forcella, metto i ramponcelli e prendo il sentiero, abbastanza ben segnato, che sale dei ripidi costoni. Pochi cm di neve e ghiaccio non sono un problema, per fortuna (ma senza ramponcelli sarebbe stato arduo).


Vista su Cima Vallazza

Il sentiero risale un costone con qualche tratto esposto, poi entra in una conca spettacolare disseminata di grossi macigni. Quindi si inerpica a zigzag per un ripido ghiaione fino alla base delle rocce, dove inizia il tratto ferrato. In condizioni normali poco più di una stupidaggine, ma ora con neve e ghiaccio bisogna prestare attenzione. Con lo spezzone di corda mi faccio un imbrago di emergenza e parto.


Il traversone che sale verso Forcella dell'Ort

La conca rocciosa sotto la Forcella dell'Ort: è la fenditura nella roccia in alto a sx

L'attacco del tratto attrezzato

Il tratto iniziale è quello più impegnativo, sempre per via del ghiaccio e neve che copre rocce e cordini. Il percorso sale per un canalino di roccette, piuttosto facile, fino a una spettacolare fenditura nella roccia larga non più di un metro, che permette di passare la Forcella dell’Ort a quota 2502 ed affacciarsi sulla Val dele Sele, da dove si dominano le lunghe e selvagge creste fino a Cima Malinverno, segnate dalle tracce della Grande Guerra.


La via di salita

Un tratto della salita attrezzata, facile in condizioni normali, con neve e ghiaccio bisogna prestare attenzione

Ecco la stretta spaccatura nella roccia, non più di un metro, che permette di passare la cresta: Forcella dell'Ort

E’ andata meglio del previsto :) Senza togliere i ramponcelli, comodissimi, calo per il ghiaione ripido, dove incontro un gruppo di camosci che si allontana pigramente. Una femmina sta allattando il piccolo, bellissimo! Se penso che c’è gente che gli spara!  >:( 


Affacciato sulla Val dele Sele dopo aver oltrepassato la stretta forcella de l'Ort

La Forcella vista dal versante opposto, in rosso la traccia di discesa e l'inizio del traversone a Passo Selle

La Val dele Sele con la lunga dorsale della via Bruno Federspiel

Uno stòl della Grande Guerra

In vetta alla Punta delle Sele 2593, il punto più alto dell'escursione

Postazione della Grande Guerra con vista sul Gruppo del Catinaccio

Ora il sentiero compie un largo traversone, ma anziché calare a valle raggiungo il Passo dele Selle 2528, dove c’è il rifugio ormai deserto. Breve sosta e poi, con un vento gelido, faccio un pezzo di dorsale fino alla Punta delle Sele 2593, tratto iniziale dell’Alta Via Bruno Federspiel che avevo fatto tempo fa, ormai impraticabile per neve.


Il bivacco nei pressi di Passo dele Selle

Vista verso Passo S. Pellegrino, con la Catena di Bocche al Centro e sullo sfondo le Pale di S. Martino

Zoomata su Catena di Bocche e Pale di S. Martino

Il paesaggio sta prendendo i colori dell'autunno

Discesa verso il rif. Taramelli

Dopo le foto di rito, torno al Passo e scendo per il comodo sentiero che mi conduce al Rifugio Taramelli 2040. Quindi anziché scendere per la noiosa stradella prendo una deviazione nel bosco (senza indicazioni) che mi porta sulla riva dx orografica del rio, per bella valletta fino alla grande radura con baite e poi per stradello fino alla macchina. Sviluppo 16 km, dislivello m 1100


Il percorso
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Offline Daniele

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Applausi, applausi, applausi.
Grazie per portarci in montagna in ogni stagione e farci vedere questi spettacoli  :)

Offline Matteo Nicolin

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Grazie per portarci in montagna in ogni stagione e farci vedere questi spettacoli  :)

Voilà, Daniele l'ha messa perfettamente. ;D
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Offline AGH

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grazie troppo buoni :)

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Offline trabuccone

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Mi unisco al coro, bel report e foto esagerate! I Monzoni li conosco solo in inverno (Punta Valacia e Ponte Cadine), spero di colmare presto le lacune con dei giri estivi/autunnali.
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte

Offline DDT

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Mi accodo anch'io, bellissime foto ed escursione.
Il Gino Badia mi manca, come pure la zona de L'Ort.
Sul versante Val di San Nicolò a E del sentiero Badia ci sono dei valloni interessanti, anche una traccia CAI che dal Castello di Costabella scende alla Baita alle Cascate ala fine della Val di San Nicolò.
Qualcuno l'ha  percorsa?

Offline piesospinto

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Vedere queste foto dopo un weekend con un meteo del tubo come quest'ultimo e' una vera pugnalata.
Comunque sia, belle foto, bei posti: anch'io feci lo stesso giro qualche autunno fa. In particolare a me piacque la conca dell'Ort, isolata e inaspettata: bella sia a piedi che con gli sci!
Mauro

Offline Alex Bear

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Mi aggrego agli altri, Agh numero 1 (assoluto) !!  Brao!  :)