Un semplice giro ad anello, fatto lunedì di pasquetta 6 aprile, al
Forte di Punta Corbin partendo da Treschè Conca.
Classico giro fuori porta per chi, come me, parte da Vicenza e in 40/45 min d'auto raggiunge l'Altopiano di Asiago. Una passeggiata rilassante di ca. 9/10 km e con poco dislivello, ma che offre bei panorami ed è inoltre molto interessante dal punto di vista storico.
Parcheggiamo vicino la chiesa di
Treschè Conca a quota 1094 mt, dove un bel terrazzo panoramico invita ad ammirare i monti. Ci incamminiamo per Via Stuparich dove, alla fine della strada asfaltata, parte il
sent. Cai 804 che passa per le vecchie contrade Ostarelli, Dosso, Mantovani e Mosca.
Stavolta però, anziché seguire il sentiero, decidiamo di deviare per una carrareccia che attraversa invitanti prati pieni di crochi e ci conduce direttamente nelle sottostanti contrade Mantovani e Mosca a quota 913 mt.
Treschè Conca - loc.Chiesa a mt. 1096
scendiamo verso contrada Mantovani
distese di crochi
Superata contrà Mosca di ca. 200 metri ritroviamo sulla destra il sent. 804 per Forte Corbin. Ci inoltriamo per la stradina in un bel bosco di faggi e nella valle del Barco, poi si sale dolcemente costeggiando i pascoli di Costo Basso dove si trovano alcune malghette. Il paesaggio è veramente rilassante e, a parte qualche folata di vento, la temperatura è gradevole.
pascoli Costo Basso -sullo sfondo Cima Campolongo
malghetta tra i crochi
Le tracce del sentiero poi si perdono e non vediamo più segni bianco-rossi ma veniamo guidati dalle note di un canto popolare alpino "Era una notte che pioveva"... seguendo quella direzione attraversiamo un piccolo boschetto e giungiamo dietro al Forte.
Sapevo che dal mese di aprile il Forte Corbin è visitabile ogni domenica ma non ero sicura fosse aperto il lunedì di Pasquetta. Bene! C'è molta calma, solo qualche persona seduta fuori sulle panche, ottima occasione per visitarlo per bene
Si tratta di una fortezza italiana della Prima Guerra Mondiale realizzata in una posizione molto ardita sopra uno sperone di roccia a picco sulla Val d'Astico che venne costruita tra il 1906 e il 1914.
E' privata, nel 1942 fu acquistata da una famiglia di Treschè Conca che nel corso degli anni riuscì a realizzare importanti lavori di recupero.
All'interno, nell'ex caserma di comando, c'è una stanzetta adibita a bar-cucina e in alcuni locali è stato allestito anche un piccolo e interessante museo con foto e documenti storici, vari reperti e materiale bellico.
Un link per le informazioni relative a questo forte
http://www.fortecorbin.it/ Con il biglietto di ingresso ci viene consegnato un pieghevole dove è riportato qualche cenno storico e una piantina con il percorso consigliato per visitare bene l'intera struttura esterna ed interna.
Serve almeno un'oretta e mezza per girare ovunque con calma, la struttura è suddivisa in due piani. Ci sono gallerie di collegamento, punti di osservazione, tanti locali, una trincea coperta...
Alcune foto
ex arrivo teleferica che collegava la Val d'Astico
vista sulla Val d'Astico e Arsiero
alloggi degli ufficiali e servizi vari
galleria di collegamento alla trincea
osservatorio di valle
feritoia verso la Val d'Astico e Arsiero
feritoia verso monte Toraro e Spitz di Tonezza
corridoio piano superiore con ganci per i cannoni
Saliamo poi sulla sommità del tetto dove c'è uno spiazzo panoramico con la bandiera che svetta al vento. Il panorama è grandioso verso la
Val d'Astico, Novegno e Priaforà, Caviojo, Monte Cimone, Pasubio, Spitz di Tonezza, Cima Campolongo, monte Erio... Qui, se non fosse per le raffiche di vento che oggi in alcuni momenti sono troppo forti, si sosterebbe a lungo ad ammirare il panorama...
punto panoramico...vista sul Novegno, Priaforà, Caviojo, Cimone, Pasubio
zoom sul Monte Cimone e Pasubio
zoom sulla cima del Caviojo e bivacco Vettori
fossato anti-uomo
trincea coperta
Ritorneremo poi al paese di Treschè per la ex-strada militare in parte asfaltata che è accessibile anche alle auto, ma fortunatamente è tutto molto tranquillo, ne incontriamo solo qualcuna.
Lungo il cammino troviamo i resti di una piccola postazione avanzata con una targa a ricordo dell'ufficiale dei granatieri Carlo Stuparich. La storia racconta che dopo aver perso tutti gli uomini della sua compagnia si tolse la vita per non cadere nelle mani del nemico
Passiamo per il passo della Sgreva a mt. 1190 dove c'è ancora qualche residuo di neve e godendoci gli ultimi panorami raggiungiamo il parcheggio.
un sguardo all'indietro verso il Forte
cippo in memoria di Carlo Stuparich
e qualche fiore lungo il percorso
shilla bifolia
Leucojum vernum
helleborus viridis