Cima XII (2336m) vista dal pianoro carsico. Approfitto della giornata piovosa per parlarvi brevemente di questo giro attraverso alcune tra le principali vette in cui l'altopiano di Asiago culmina. In qualche modo questo giro può essere visto come una logica continuazione e completamento del
tentativo invernale risalente a Santo Stefano del 2016. Sarò sintetico, ma prima di partire voglio riportarvi le parole di Luigi Meneghello che a mio modo di vedere davvero riescono a racchiudere l'essenza di questi luoghi.
"L’ultimo pezzo di Altipiano prima dell’orlo cambia carattere in modo drammatico. Il terreno si disbosca affatto, a sud di Marce?sina si cammina in zona quasi prativa, tra colli con pendii lisci, assolutamente nudi, incredibilmente armoniosi. Le forme tra cui sei racchiuso sono semplici, chiare; e? una specie di grande fiaba, dove tutto e? semplificato, grande, gentile. Cammini in mezzo a questa fiaba, come fra alti teloni tesi, dipinti; i rapporti tra i volumi sono cosi? limpidi, che la scala dei monti ti pare ingigantita; e improvvisamente sbucando da una quinta ti affacci all’orlo.
Qui si sente davvero com’e? fatto l’Altipiano; la grande spalla liscia, pura, lo delimita come un mondo a parte, e da questo punto si misura con uno sguardo quanto e? alto, quanto e? remoto. Non e? meraviglia che da allora per anni e anni figurandomi tra la veglia e il sonno la condizione piu? perfetta in cui vorrei trovarmi, sia tornato sempre in cima a questa spalla, in una delle casotte di pietra che ci sono qua e la?, di notte, ad aspettare con due o tre compagni che arrivino i convogli dei rastrellatori, per difendere l’Altipiano in questo punto. Militarmente sarebbe una gran stupidaggine, ma questo sogno di perfezione non e? militare. Quella volta intravedemmo queste cose nel primo buio; in seguito le ho riviste di pieno giorno, e non credo ci sia luogo al mondo che mi impressioni piu? di questo."Tratto da I piccoli maestri di Luigi Meneghello.
Partenza da
Malga Larici (1625m) domenica 9 settembre 2018, da qui proseguo lungo la mulattiera che sulla carta figura come
sentiero 826. Dopo circa 2km si stacca sulla sinistra della strada una traccia che mena rapidamente dapprima alla
Porta Renzola (1949m) e infine a
Cima Portule (2308m), in poco più di un'ora. Da lì discendo lungo la
traccia 208 fino a
Porta Kempel e poi su fino a
Cima XII (2335m), che raggiungo in un'altra ora.
(clicca per ingrandire) La vista verso NO da Cima XII. Discendo da Cima XII lungo il
sentiero 835 fino a incontrare la strada militare che mi porta in 2 ore a raggiungere l'
Ortigara (2106m), dove pranzo con un paio di panini.
(clicca per ingrandire) la vista verso NE da Cima Ortigara. Da cima Ortigara ridiscendo lungo la stessa via che poi lascio verso SE per raggiungere in due ore abbondanti il
Bivio Italia (1987m). Da lì proseguo fino a
Bocchetta Portule in un'ora e tre quarti e da lì rientro a Malga Larici in un'ora e mezza.
Passo innanzi allo stesso colatoio fotografato nell'escursione invernale del 2017. La zona dei monumenti dedicati ai caduti austroungarici della Grande Guerra e le linee sinuose degli strati geologici. La vista da Bocchetta Portule sulla val d'Assa, dal Monte Verena al Manderiolo. In mezzo alle nuvole troneggia il massiccio della Vigolana. PERCORSO: 32km 1750m D+ 9h (pause incluse)
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