Breve vacanza nei pressi della Marmolada. Soliti 4 obiettivi: evitare le grandi folle, non innescare le fobie di Woman, panorami remunerativi, dislivelli contenuti. Avevo scelto il Sassobianco (m 2407),
che si staglia sopra la Val Pettorina di fronte alla Marmolada, partendo dal minuscolo villaggio di Caracoi Agoin (m 1249). Ma arrivati alla profonda forcella che divide il Sassobianco dalla Cima de Pian appena a Est, vediamo che l'ultima rampa per la cima non è womanabile (ma assolutamente priva di difficoltà oggettive) e quindi pieghiamo verso la sorella minore, raggiungibile per un pendio più erboso, dolce e meno esposto, da cui si gode comunque un panorama da urlo, con tante (Dolo) mitiche vette ben visibili
Passeggiata non solo bella e facile ma anche relativamente solitaria, considerate area e stagione! Condividiamo la vetta con una sola altra persona, incontrata durante il tragitto. Durante la salita abbiamo incontrato due sole altre persone, che alla forcella hanno puntato verso il Sassobianco. Le masse sembrano fermarsi perlopiù al Rifugio Sassobianco e dintorni, diverse centinaia di metri più in basso, che tendono a raggiungere dall'altro versante, partendo da Piaia.
Qualche dettaglio aggiuntivo: partiti da Caracoi Agoin si seguono le indicazioni per il magico paesino di Bramezza
poi verso Casera Bur. Il sentiero si arrampica ripidamente verso un crinale da cui si può vedere la frana del Monte Piz del 1771, che generò il lago di Alleghe.
online photo and uploadGià bei panorami
Per bosco rado e assolato, versante Sud, si va verso una sella sovrastante il Rifugio Sassobianco. Noi ignoriamo la deviazione a sinistra verso il rifugio e continuiamo a salire di quota. Poco dopo una deviazione a destra scende verso Giardogn. Al ritorno si potrà prenderla come alternativa per la discesa, passando per il paese di Caracoi Cimai poco sopra a Caracoi Agoin. Continuando a salire, si rimonta una scarpata rocciosa (nessuna difficoltà), dopo la quale si entra in una conca verde da cui si vede la croce di vetta. A questo punto si può sia risalire la dorsale erbosa seguendo il cartello per Cima de Pian, oppure anche oltrepassarlo seguendo un sentiero in costa fino a degli ometti. Qui si prende un traccia a destra, e si arriva alla forcella fra le due cime di cui parlavo all'inizio. Nota curiosa, clamoroso svarione del cartello sulla croce di Cima de Pian, che indica la cima e l'altezza sbagliate!
Dislivello 1100 m., sviluppo circa 12 Km.