GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Da quando ho visto il Re delle Dolomiti, sono rimasto affascinato dal suo portamento, grandiosità e austerità. Allora nella settimana passata per monti con l'amico Max, lo mettiamo in programma. La neve è ancora abbondante e al rifugio Galassi sconsigliano vivamente l'ascensione, qualcuno dei rari avventori ha provato a salire, ma è arrivato fino al bivacco, per un altro pazzo polacco che alle otto di sera doveva ancora rientrare, hanno chiamato il soccorso. Il rifugio è autogestito da Caiani che ci fanno un bel terrorismo appena arrivati, gelando il sangue nelle vene del mio amico, quando poi imparo che il "capo" di questa combriccola e principale sponsor del terrore, non è arrivato nemmeno alle laste, mi rassereno... Al rifugio si sta benissimo, siamo solo in tre ospiti: io, Max e un tedesco molto simpatico che si sta facendo un pezzo della via delle Alpi (da Trieste a Bolzano!!!  ) A letto presto e alle 4:30 partiamo.
Saliti a forcella piccola, si può quasi vedere il primo pezzo dell'itinerario che dobbiamo percorrere che grosso modo si può suddividere in 3 parti:
1-il primo pezzo è fatto da un ampio anfiteatro per il quale, attraverso cenge esposte e scivolose (e innevate) ci si porta sulle Laste.
2-le laste fanno parte della dorsale del monte Antelao e sono ampie placche di roccia liscia sui 30°(poi via via un po' più ripide) intervallate trasversalmente da alcuni (piccoli) salti di roccia e roccette.
3-Dal bivacco Pietro Cosi a quota 3100, inizia la parte finale e più impegnativa costituita dal castelletto finale dell'Antelao, con spesso passaggi esposti o di roccia che da effettuare con neve e ghiaccino non sono da sottovalutare, con neve ci vuole anche una buona valutazione della scelta del percorso (più facile) da fare.
Salendo dapprima l'ampio anfiteatro (che d'estate inoltrata è un ghiaione) si passa sulla destra e poi attraverso cenge si monta su un ampio terrazzo, in questo caso, noi abbiamo malauguratamente sbagliato cengia e ne abbiamo presa una veramente stretta ed esposta che ci ha fatto chiedere effettivamente se fosse quella giusta...

foto:

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Sono senza parole... veramente complimenti. Guido for president! 

PS: strabello il laghetto a cuore 

  Non pensavo fosse così ""ostico""!!me ne hanno parlato proprio domenica...bene....almeno rifiuterò l'invito per andare a farlo 
Complimenti per aver "osato" anche dopo che vi aveva fatto terrorismo  ..mi pare ne sia valsa la pena! 

Grazie. 

Non pensavo fosse così ""ostico""!!me ne hanno parlato proprio domenica...bene....almeno rifiuterò l'invito per andare a farlo  
Complimenti per aver "osato" anche dopo che vi aveva fatto terrorismo   ..mi pare ne sia valsa la pena!  

ripeto le maggiori difficoltà sono date dalla neve e dal ghiaccino nei punti scomodi di passaggi di roccia, nelle cenge e nei traversi, se si fa d'estate con passo sicuro non ci sono particolari difficoltà, è una gita faticosa e a volte esposta, ma alla portata di qualsiasi escursionista scafato. Per te non ci sono problemi a farlo anche nelle condizioni descritte. Quando saresti dovuta andare?

Complimenti per la scelta  e per la determinazione 

Secondo quello che hai visto, in che condizioni può trovarsi il Civetta? avrei in mente di fare un giro da quelle parti ma mi volevo informare prima sulle condizioni di salita per non fare il viaggio a vuoto.