Il Summano è quella montagna isolata e boscosa a forma piramidale che si eleva tra la pianura vicentina e la Valdastico; da Vicenza la sua familiare sagoma ci appare con due gobbe.
Sulla cima ci siamo stati varie volte ma giovedì scorso per la prima volta abbiamo percorso
il Sentiero delle Creste. Raggiungiamo in 45' d'auto la località Bosco di Tretto e partiamo dal
Colletto Grande di Velo a mt. 885.
Ci incamminiamo per il sent. 462A che in breve ci conduce sul crinale per risalire la prima altura dell
'Elbele a mt. 1015. Il percorso prosegue vario... si perde quota e poi si risale, ci si allontana dalla cresta per inoltrarsi un pò nel bosco, si percorrono tratti dentro vecchie trincee. Si passa accanto agli spuntoni di roccia del
Soglio del Covolo e si risale fino ad arrivare poco sotto la cima del
monte Obelecchi a mt. 1145.
Non ci sono particolari difficoltà salvo qualche tratto un pò ripido e roccioso... gli strapiombi però in alcuni punti sono davvero impressionanti e c'è da prestare attenzione a non distrarsi specie se si è invogliati a raggiungere qualche sperone roccioso o postazione di guerra per osservare ( o fotografare
...) i panorami.
La giornata non è il massimo e c'è foschia comunque la vista non è da poco verso la Valdastico, il monte Cengio e gran parte dell'altopiano di Asiago, il Cimone di Tonezza, il monte Maggio ecc... dall'altro versante ampia vista sulla pianura vicentina con i colli, il Novegno, il Pasubio, il Carega, l'altopiano di Tretto...
il monte Cengio
Arsiero ai piedi del Cimone di Tonezza e il Cengio
lo stretto sentierino
le creste e la cima del Summano in lontananza
uno sguardo all'indietro sul tratto percorso
ci si gode il panorama!
Cogollo del Cengio e la strada del Costo
si sale...
… e si scende
dietro il Cengio appare il Portule e Cima XII
la Croce della cima
Molte specie di piante e fiori mi costringono a tante soste e tante foto... ma c'è tutta la giornata a disposizione!
Si racconta che nell'antichità questo colle fosse meta di pellegrinaggi e che per tradizione i viandanti portassero in dono le piante della loro terra, forse per questo la flora è così varia.
Un po' difficile scegliere le foto da inserire...
tutti fiori molto belli! Ciò che mi attrae maggiormente però sono le peonie selvatiche che non avevo mai visto prima in montagna ma solo nei giardini. Basta allontanarsi un pò dal sentiero per vederne davvero tante ed è un bel colpo d'occhio !!
le peonie selvatiche
orchidea
cefalantera
Usciamo poi in una zona aperta erbosa dove si vede un ripetitore e con un ultima salitina arriviamo alla
Cima a mt. 1296 dove c'è la grande Croce alta 16 mt. con un Cristo in acciaio veramente particolare e insolito.
Sosta d'obbligo perchè il panorama a 360° è spettacolare, peccato solo non ci sia nitidezza...
Scendiamo e raggiungiamo la piccola e antica chiesa del Summano, anche questa merita una visita.
la vera da pozzo del 1500
Ritorniamo poi per la lunga (e un pò noiosa a dire il vero) strada cementata, passando per la malga Summano che in splendida posizione sovrasta la pianura, e raggiungiamo il punto di partenza al Colletto di Velo.
la pianura da malga Summano
Un bell'itinerario di una decina di km e con un dislivello di ca. 500 mt. compresi i vali saliscendi.