Ieri sono partita da Castana di Arsiero (m 426, h 9.00/ 0°C), lasciando l’auto all’inizio del paese (davanti al ristorante da Gek). Lì parte una mulattiera (segn.533) che in pochi minuti raggiunge le case Pasquali (tenere la sinistra) e poi dolcemente sale in mezzo al bosco tra terrazzamenti inselvatichiti (coltivati fino agli anni '60) raggiungendo le contrade ormai in rovina di Biasi di Sotto (m 649) e Biasi di Sopra (m 727) dove la natura si è riappropriata di tutto (45’ dall’auto). Tra le due contrade trovo una fontana, un capitello e due cartelli che raccontano la storia di quei luoghi e di un albero “El Rovere del Cavallon”. La giornata è splendida e il percorso sale tranquillamente fino ai Sogli Bianchi (m 1000) e da lì spiana
con ottima vista sul M.Maio, M.Maggio e M.Pasubio fino a raggiungere i Casoni Viosa (2 baiti, quota 965 - bivio sentiero 533B). Proseguendo poi in salita, arrivo alla
località Masi Seluggio (m 1070/ 1,30 dall’auto) – un ampio pianoro con alcune case ristrutturate (nessuno in giro). Attraverso il campo e oltrepasso le ultime case
sulla destra trovando una strada bianca e dei segni che m’invitano a svoltare a sinistra. Percorsi un centinaio di metri, in prossimità di una curva, svolto ancora a sinistra e m’incammino su un sentiero che comincia a perdere quota (un pochino) e che mi porta alle Stalle Campiello e alla strada bianca che sale al Forte Campomolon. Dal capitello di S.Antonio di fronte alle stalle, prendo il sentiero che incrocia più volte la strada bianca e salgo a Malga Zolle di Fuori (m 1160, poco più di 2 h dalla partenza). Passo davanti alla malga e attraverso il prato (tenere gli alberi a sinistra) fino a trovare i segni bianco e rossi. Da qui procedo in mezzo al bosco (tratti con neve gelata) e poi sulla strada bianca (tenere la sinistra) – slalom per evitare il ghiaccio-
. Giunta ad un tornante (Passo della Pianella/ m 1365) proseguo a destra per un po’ fino ad incrociare sulla sinistra un bel sentierino che mi porta ai pascoli aperti di Malga Toraro sul versante sud-est del monte omonimo (m 1568, h 12.00). Dallo stallone della malga prendo una mulattiera innevata e salgo ancora un po’ fino ad incrociare il segn. 530 (m 1660) che prenderò più tardi per il rientro. A questo punto non so se salire direttamente sul M.Toraro fuori sentiero oppure se proseguire fino al Valico di Valbona e da lì in vetta (allungando di 50’ - 1 h
). La curiosità mi spinge a seguire la seconda opzione perché di lì non ero mai passata
. Cammino ora su terreno completamente innevato a volte portante a volte meno. Poco lontano vedo il Rif.Rumor ma dovrei perdere quota per raggiungerlo e le ore di luce non sono tante a gennaio. Arrivo al Valico di Valbona (1782 m) che sono già le 13.15. Fa freddo perché il posto è completamente all’ombra ed affretto il passo. Dal valico prendo la strada asfaltata (ora innevata per il 70%) che mi porta al M.Toraro. Facendo un po’ il giro dell’oca
arrivo in vetta (m 1897 /30’ dal Valico di Valbona). Il posto non mi dice niente, solo un grande slargo con una grande antenna (30 m circa dotata di 4 pannelli solari) e una croce in legno alta due metri. Tiro fuori la macchinetta fotografica ma non vuole accendersi in alcun modo e così niente foto per il resto della giornata
:'(. Mi guardo un po’ in giro, mangio qualcosa e poi prendo la via del ritorno. Ora devo evitare ogni deviazione altrimenti arrivo all’auto che è già buio. Scendo fuori sentiero e in poco meno di mezz’ora arrivo al bivio segn. 533/530, poco sopra Malga Toraro. Seguendo il sentiero 530 passo per La Croce del Toraro e da lì per boschi arrivo all’ampio pianoro di Malga Campo Azzaron (m 1360 / manca poco alle 15.00). Qui incrocio una strada bianca che seguo per un centinaio di metri (lasciando a sinistra una bella pozza d’acqua gelata) fino a trovare sulla destra (in prossimità di una curva) il sentiero che mi porta a percorrere il Vallone Tovo (nella prima parte un po’ impervio). Seguendo sempre i segnavia bianco e rossi, incrociando strade bianche, un capitello e qualche albero tagliato e ramaglie arrivo alle Stalle Fraine completamente abbandonate (m 672) e da lì rapidamente al ponte sul torrente Tovo e alla Contrà Facci. Una stradina asfaltata
di fondovalle mi porta ad incrociare la strada per Laghi, 300 m oltre la Piazza di Castana. Svoltando a sinistra, arrivo all'auto alle 16.30 (+3°C) chiudendo così l'anello (30' da Contrà Facci)
Dislivello: 1400
Cartina: Sentieri Valdastico e Altopiani Trentini, Sezioni Vicentine del CAI, 1:25.000, Foglio Sud
Percorso: su sentieri, brevi tratti di strada bianca e strada asfaltata nel tratto finale da Contrà Facci alla S.P. Arsiero Posina per recuperare l’auto (dal Valico di Valbona al M.Toraro si può evitare salendo fuori sentiero da Malga Toraro )
P.S. Per i Trentini la via di accesso a Castana è per la Fricca/Carbonare oppure per il Passo della Borcola
http://www.basetuono.it/larea_controllo.htmlhttp://www.magicoveneto.it/Pasubio/Posina/Tovo.htm