L'altra mattina, ore 7, abbiamo superato il Lago di Misurina e trovato posto nel primo parcheggio che si trova lungo la strada panoramica delle tre cime, prima che si arrivi al punto in cui si paga il pedaggio.
Col sentiero 115 abbiamo iniziato a salire, al freddo e all'ombra, fino a raggiungere il Rif. Fonda Savio, posto su un piccolo balcone roccioso e fortunatamente al sole. In giro c'è solo la gente che ha dormito al rifugio... noi normalmente non siamo così mattinieri, ma il meteo dovrebbe peggiorare nel pomeriggio e noi vorremmo goderci un po' di caldo... puntualmente, non ci hanno azzeccato. Alle 10 il sole è coperto e si gela... Vabeh.
Dal rifugio, il sentiero Durissini perde quota, dapprincipio su roccette con cordino come corrimano, poi attraversando un canalone con vista sulle tre cime, e risalendolo dal lato opposto fino alla Forcella della Torre. Ci affacciamo così su una bella vallata, non si sente il minimo rumore, siamo soli (l'unica persona che ci precedeva ci ha distanziati di molto e non si vede nemmeno più); vediamo con gioia che ci aspetta una nuova discesa con altrettanta salita, fino alla Forcella Sabbiosa - di nome e di fatto - fortunatamente attrezzata con dei cordini e un ponticello di legno. Da qui (ma guarda te che originalità!), ulteriore discesa+salita fino alla Forcella Cristina, dove facciamo una brave sosta pre pranzo, prima di ricominciare a scendere (e risalire...) alla Forcella Ciadin Deserto. Il panorama lontano resta sempre piuttosto coperto, ma siamo tra enormi torri di pietra che da sole bastano a rendere questo posto grandioso. Qui iniziamo a vedere un po' di verde, infatti il sentiero lascia piano piano la roccia per addentrarsi nei prati che circondano il Rifugio Città di Carpi. Ora che il sentiero si fa pianeggiante, il silenzio che c'era prima ce lo possiamo pure scordare, siamo attorniati ovunque da gente vociante, ma si sà... dove s'arriva facilmente c'è sempre la ressa. Scendiamo quindi su noiosa forestale fino al bivio nei pressi del Rif. Col de Varda (che evitiamo) e, sempre su forestale, raggiungiamo la stazione a valle della funivia. Qui costeggiamo il lago di Misurina sulla sua sponda destra e torniamo al parcheggio.
Alla fine ci è andata bene, anche se certo col limpido sarebbe stato tutto un altro panorama...
Il sentiero non necessita di attrezzatura, è facilmente percorribile perchè molto ben tracciato, al momento ci sono 3 o 4 pezzi di neve da superare ma non servono i ramponi.