Autore Topic: Ferrata Gerardo Sega  (Letto 21161 volte)

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Offline miki

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Ferrata Gerardo Sega
« Risposta #15 il: 30/04/2009 06:56 »
Dai..!! Domenica c'ero anch'io sulla Gerardo Sega.. Ero con la mia ragazza, una volta in cima abbiamo chiacchierato con due ragazzi, arrivati subito dopo di noi, sul fatto che con quei bei pratoni mancasse solo il sole, apettavano altra gente, e li, sulla cima, ci siamo salutati. Più tardi li abbiamo visti da lontano nei presssi della madonna delle nave.. Eri uno di loro Brogy??

Brogy

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Ferrata Gerardo Sega
« Risposta #16 il: 26/05/2009 22:55 »
Scusa il ritardo nella risp.Miki ma non mi collego spessissimo.
Non ero in quel gruppo,anzi io non ho incontrato nessuno sul sentiero,a parte i 2 signori della Baita.
Semmai puoi aver visto il furgone Volkswagen che abbiamo usato quel giorno al parcheggio sulla strada.
Sarebbe stato figo,trovarsi.

Offline Hoce

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Ferrata Gerardo Sega
« Risposta #17 il: 17/06/2013 20:06 »
Aggiono questa vecchia discussione per aggiungere alcune foto scattate domenica, abbiamo seguito pari pari il percorso già descritto a suo tempo da Brogy.
Per chi volesse esplorare quest'angolo di Baldo effettuando anche l'escursione alla ferrata consiglio di parcheggiare al santuario della Madonna della Neve, si evita cosi un po' di salita in mezzo a un bosco afoso.
In questo modo, dopo lauta pausa pranzo al rif. Monte Baldo, si ha cosi tempo di fare il "giro delle malghe del monte Baldo".

Un po' di foto:


https://i.minus.com/iWPYwPxmJYGOK.jpg

Salendo lungo il sentiero n.652



https://i.minus.com/iXgVdXfgFQsPt.jpg

Cascata Preafessa



https://i.minus.com/ibep5jw7WKbUZL.JPG

Attacco ferrata



https://i.minus.com/ibxV1W98L3t6Ah.JPG

Prima cengia



https://i.minus.com/isrdJOhZZLAo2.JPG

Via dei Carbonai



https://i.minus.com/i1bwznfv0HPo6.jpg

Monte Cola



https://i.minus.com/iinNGJRQjLIc7.jpg

Val dei Molini



https://i.minus.com/ibiPbNLcxKTVHF.jpg

Prati del Baldo



https://i.minus.com/irGV5r1b3g0PR.jpg

Prati del Baldo



https://i.minus.com/ibk1XzGgrsICEC.JPG

Prati del Baldo



https://i.minus.com/imt1nSWKNE1H4.jpg

Prati del Baldo



https://i.minus.com/iQUnu5y1QpvPg.JPG

Santuario Madonna della neve



https://i.minus.com/iRKuywDvr5MLU.JPG

Scendendo il canyon scavato dal torrente Aviana




https://i.minus.com/ibx3QBNSm7Qsw5.JPG

Sass de la Vecia


p.s. Devo aver sbagliato qualcosa con il copia incolla dei link e le immagini non appaiono direttamente, tocca cliccare sul link. Scusate la mia imbranataggine :)
« Ultima modifica: 17/06/2013 20:16 da Hoce »
<<Vorrei spendere una parola in favore della Natura, dell'assoluta libertà e dello stato selvaggio>> H.D. Thoreau

Offline SPIDI

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Re:Ferrata Gerardo Sega
« Risposta #18 il: 19/06/2013 19:52 »
Bella la ferrata G Sega  8)   Fatta alcuni anni fa in autunno  :) Le foto sono OK nonostante la "Imbranataggine  ;)
Non te la prendere se non ti risponde nessuno o quasi, le ferrate qui non sono molto apprezzate !
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto

Offline Hoce

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Re:Ferrata Gerardo Sega
« Risposta #19 il: 19/06/2013 20:55 »
Bella la ferrata G Sega  8)   Fatta alcuni anni fa in autunno  :) Le foto sono OK nonostante la "Imbranataggine  ;)
Non te la prendere se non ti risponde nessuno o quasi, le ferrate qui non sono molto apprezzate !
Scelta sicuramente azzeccata quella di farla in autunno, domenica il sole batteva impietoso e anche all'ombra degli alberi si boccheggiava :)
<<Vorrei spendere una parola in favore della Natura, dell'assoluta libertà e dello stato selvaggio>> H.D. Thoreau

Offline alessandro28

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Re:Ferrata Gerardo Sega
« Risposta #20 il: 13/08/2013 12:12 »
Ieri, in compagnia di un amico, abbiamo deciso di fare una ferrata nei dintorni, e la scelta è ricaduta sulla Gerardo Sega.
Avendo guardato a grandi linee il giro su vieferrate.it siamo partiti dalla Val dei Molini e abbiamo iniziato a salire.
Arrivati alla cascata abbiamo iniziato a cercare l'attacco della ferrata ravanando avanti e indietro sotto la roccia, forti del fatto che la Kompass 101 che avevo in mano indicava l'inizio della ferrata nei pressi della cascata, staccandosi dal sentiero che in qualche maniera avrebbe dovuto continuare a salire in direzione nord verso la forestale che si trova in cima al percorso.
Ritornati alla cascata senza aver trovato niente, decidiamo di seguire i chiari segnavia che si trovano qualche decina di metri prima della stessa, non potendo perdere altro tempo, convinti di aver mancato l'attacco della ferrata e di essere finiti sul fantomatico sentieri che dovrebbe salire direttamente ai prati.
Dopo una mezz'oretta di cammino finiamo direttamente all'attacco della ferrata. Convinti a quel punto di aver mal interpretato cartina e/o relazione, completiamo il giro come descritto, da parte mia con una ferita interiore al mio senso d'orientamento che non mi aveva mai ingannato.
Il logger gps, solitamente preciso, ha dato i numeri una volta iniziato a ravanare sotto centinaia di metri di roccia in mezzo al bosco, del tutto inutile quindi per rivedere il percorso.
Decido quindi di controllare le cartine digitali che ho sul computer per confrontarle con la cartacea e... perdindirindina! La mia Kompass cartacea è clamorosamente sbagliata (ma che strano..  ;D). Nella foto allegata, a sx la cartacea edizione '99, a dx la digitale edizione '03.
Nella cartacea (scusate la qualità) si vede come sia segnato un sentiero inesistente che sale dalla cascata, e come la ferrata sia segnata con attacco poco a valle della stessa.
Rimarginata la ferita nell'orgoglio, sto pensando se ridurre la cartacea in coriandoli oppure se usarla per incartare i panini del prossimo giro..   ;)

Ah, già... ferrata veramente bella, con paesaggi suggestivi a pochi passi da casa. La prossima volta provo a parcheggiare alla Madonna della Neve per vedere quanto si risparmia in tempo. Noi comunque abbiamo impiegato, comprese pause pranzo, ravanate, soste vestizione, code in ferrata, foto e quant'altro, 5 ore e mezza partendo e tornando dal tornante in fondo alla Val dei Molini.

Offline JFT

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[Avio] Ferrata Gerardo Sega
« Risposta #21 il: 02/06/2014 00:49 »
Mi accodo a questo vecchio post.
Oggi abbiamo percorso la G. Sega, partendo dal Rif. Monte Baldo e scendendo in direzione Avio fino alla loc. Preafessa, dove ci si trova sotto una grossa ed inaspettata parete.



L'attacco si fa attendere ancora un poco, percorriamo un noioso sentiero nel bosco, con un caldo tremendo, fino all'attacco della ferrata, costituito da una breve scala.



Superata la scala si prosegue su facili roccette fino ad una esile cengia, ben attrezzata, ma piuttosto esposta nella prima parte



Superata la cengia si rimontano alcune facili roccette fino ad un tratto di sentiero normale, nel bosco, non assicurato. Qui più che altro la difficoltà sta nel non far cadere sassi addosso a chi sale.

Dopo poco si torna in parete, su cengia, ma ad una quota maggione rispetto alla cengia percorsa in precedenza. Questa volta si inizia in buona esposizione, con un aereo spigolo da aggirare, per poi abbandonare la corda di acciaio, vista la larghezza della cengia.


[In alto la larga cengia percorsa e sotto, in basso, la parte finale della cengia iniziale]



Finita la cengia non attrezzata si risale il bosco per un po', fino al libro delle firme. La ferrata però non è ancora finita, si supera un breve camino ben appigliato e si risale un canalino terroso privo di infissi. Ho odiato ogni metro del canalino. La terra non dava sicurezza, a ogni passo facevo cadere qualche sasso di sotto e la sensazione era davvero di poco "controllo"  :-[

Finito il canalino si risale l'ultima parte della ferrata dove in breve si arriva a due tratti verticali che incutono (almeno a me  ::)) un certo timore.



In realtà la verticalità non è esasperata, gli appigli sono abbondanti e con un paio di punti solamente dove usare un poco le braccia si esce dalla ferrata senza troppi problemi





Per stradelle e prati si fa rientro al rifugio, dove troviamo la macchina.

Adesso fa forse troppo caldo per fare questa ferrata, che comunque è divertente e facile, per quanto non banale.
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
Friedrich Nietzsche