Ci sono varie vie per salire a Cima Vigolana e al Becco della Ceriola, per tutti i gusti

e per tutte le gambe. Dopo la salita da Mattarello e da Acquaviva, ho cercato sulla cartina un nuovo itinerario (in parte noto e in parte sconosciuto). L’escursione di domenica è stata un po’ impegnativa fisicamente (per la lunghezza)

ma di grande soddisfazione

.
Consiglio di lasciare l’auto nel parcheggio di Castel Beseno, passare davanti al Maso Trapp e seguire le indicazioni per Compet (a sinistra)

.
Io sono partita da Dietrobeseno (m 382- sulla Strada Calliano-Folgaria), prendendo un sentiero che si ricongiunge più avanti con la strada da Maso Trapp alla località Compet. Qui l’asfalto finisce e comincia una stradina bianca che risale con varia pendenza la Val di Gola (nei tratti più ripidi è cementata). Passo per il Capitel del Vignal (m 783) , nei pressi del Maso Val di Gola di Sotto. Procedo con calma assaporando ogni momento della giornata

perché il tempo è decisamente bello, al di là delle previsioni di Meteotrentino

. Raggiungo il Maso Val di Gola di Sopra (m 989), vicino al quale dovrebbe arrivare il sentiero 449 (che non vedo); pochi minuti dopo prendo un sentierino sulla sinistra (Malga Palazzo segn.448), che risale il bosco aggirando un roccione in vista dello Spizom e arrivo alla deviazione per la Baita del Giudice (a sinistra segno bianco e rosso). Su sentiero sassoso raggiungo brevemente il Passo “La Scaletta” (sulla sinistra una croce bianca) a quota 1510. Stupendo è l’ambiente che mi aspetta al di là del passo: prima un magnifico bosco di conifere e poi un verdissimo prato dove pascolano tranquillamente delle mucche. Mi fermo a guardare in silenzio

. Da lì in breve potrei raggiungere Malga Palazzo oppure prendendo a destra (cartello) potrei salire direttamente a Malga Valli. Decido per quest’ultima dal momento che non l’ho mai vista. Alla malga trovo due persone molto cordiali e scambio quattro chiacchiere. Stanno ultimando i lavori perché la malga aprirà a giugno (50 capi trascorreranno la loro estate).Vengo a sapere che le mucche viste a Prà di Gola sono quelle di Malga Palazzo. Entro quasi in punta di piedi nella Riserva Naturale della Scanuppia , raggiungo un bel prato verde e davanti, in lontananza, vedo Cima Vigolana e il Becco di Filadonna. Mi sposto verso est, passo vicino a Pozza Arionda (m 1755), lascio sulla sinistra il Castellazzo e piano piano raggiungo Bocca Val Larga (m 2060). In mezz’oretta sarei al Becco di Filadonna ma la vista di tanta gente in vetta mi fa cambiare idea

. Svolto a sinistra e percorrendo la cresta arrivo a Cima Vigolana (m 2142). Lo sguardo spazia ovunque immaginando il Brenta nascosto dalla foschia.
Mi fermo una mezz’oretta e poi zaino in spalla scendo a Bocca Lavinella. Ho solo una vaga idea delle ore che mi servono per scendere a valle

e preferisco mettermi in cammino. La via più veloce per arrivare a Malga Palazzo sarebbe la Val Tedesca (segn. 431) ma vorrei arrivare al Becco della Ceriola (m 1935) e scendere ai Prati Alti con i suoi splendidi e rigogliosi prati.
Arrivo alla Ceriola e piacevole è la vista sulla Val d’Adige, Marzola , Lago di Caldonazzo e M.Cimone. Seguendo il segn. 434b prima e il 446 poi dovrei raggiungere Malga Imprec in poco tempo ma, non consultando la cartina, seguo erroneamente

dei segni bianco e rossi sulla sinistra (bisognava andare dritti). Finito il sentierino nel bosco incrocio una strada bianca che nei tratti più ripidi è asfaltata. Oddio quel cemento mi ricorda tanto la strada della Scanuppia

e purtroppo non mi sono sbagliata. A questo punto non se ne parla di tornare indietro. A quota 1390 circa trovo il bivio per Malga Palazzo (m 1560) che raggiungo rapidamente. Transito vicino alla malga e scendo al Prà della Gola (tenere la pozza dell’acqua a sinistra)e a ritroso seguo la via dell’andata fino al bivio per la Baita del Giudice (m 1410). La discesa è tranquilla e la vista spazia sulla Val della Scaletta, su Sella Mosneta e sul M. Mosna

. Non so ancora quello che mi aspetta sotto quota 1100: una orribile strada spezzagambe con tasselli di cemento

che sembra interminabile o forse sono io che sono in riserva

.
Continuo a scendere fino ad incrociare il capitello della Madonna di Mosna (m 556). Breve sosta e giù sempre su strada cementata. Finalmente sento i primi rumori cittadini (sono a quota 280), davanti a me appare maestoso il Castel Beseno e in breve arrivo alla strada asfaltata a quota 300. La macchina è solo

a Dietrobeseno che raggiungo in breve passando davanti al Maso Trapp e alla Casa del Dazio.
Avrei voluto dare un’occhiata al Castello ma sarà per un’altra volta

Cartina: Sentieri Valdastico e Altopiani Trentini, Sezioni Vicentine del CAI
Sentieri: 448, 452, 450, 434b, 446, 449 e non numerati
Tempi: circa 9 ore