Si lo so che è estate
però con tutta sta neve come si possono mollare gli sci?
20.06.14
E così si parte alla volta della Val di Sole io e il compagno Sambo, non ancora abbastanza stanchi di zaini zavorrati da grossi stangoni di legno, sacco letto e menate varie. Il Denza ci aspetta e la stradina che sale al Forte Pozzi Alti è stata da poco aperta: una serie di tornanti arditi ci portano alla quota di 1880 metri, molto meglio dei 1230 metri di Stavel.
Iniziamo quindi a camminare sul lungo traverso che taglia il ripidissimo e tormentato pendio del Croz di Stavel dove iniziano alcune sorpresine: gallerie, nevai e un passaggio un pò comico sotto una cascata
Si parte sci in spalleSambo all'uscita dalla grotta, dove ci tocca camminare piegati in dueVecchia valangona compatta, fortunatamente attrezzata con corde da alpinismoPassaggio sotto la cascata Superato questo tratto, ci congiungiamo con la traccia classica che giunge da Stavel ed iniziamo a salire su sentiero sassoso ed impervio con qualche difficoltà dovuta allo scarpone rigido. Il dislivello è contenuto e in un'ora e mezza siamo in vista del Rifugio Denza con alle spalle la spettacolare nord della Presanella
In arrivo al Denza21.06.14
Passata una notte alquanto infame con le prime sveglie puntate alle 2 e mezza (molti salgono alla nord e l'ora di partenza è questa), alle 3 scendiamo a fare colazione e alle 4 siamo sci ai piedi, alle spalle del rifugio.
Si parte!! Da notare il mio aggancio "professionale" della pelle dx Alla luce delle frontali, rimontiamo la morena su neve molto portante e alquanto "butterata" dove le pelli faticano a far presa. In breve siamo al cospetto della Nord: una miriade di luci ci fa intuire che la maggior parte degli avventori del Denza è diretta al difficile itinerario alpinistico. Noi invece ci portiamo con calma sulla destra verso la Cresta di San Giacomo, con le prime luci che inondano l'alta vetta
Dietro Cima d'Amola si arrossano le nubiLa Presanella si incendiaPercorriamo il docile pendio verso Passo Cercen con il primo soleSu morbide pendenze, ci portiamo in direzione del Passo Cercen
Sambo precede, direzione passo CercenDue persone ci seguono a piediGiungiamo dunque all'ampia conca del Cercen sotto l'omonima vetta: il ripido pendio per la Sella Freshfield è ancora in ombra e non riusciamo bene a capire la miglior traiettoria per evitare le pendenze. Iniziamo portandoci sulla destra per poi ripiegare a sinistra: il panorama che si è appena aperto sull'Adamello, lascia senza fiato.
Sotto al pendio ripidoSalendo spunta l'enorme distesa del Pian di Neve e l'AdamelloL'ardito Monte Cercen con il contrasto delle verdi vallatePoco prima della sella, notiamo due crepacci aperti dai quali ci teniamo alla larga. Compiamo l'ultima tirata prima della sella, curiosi di sapere cosa ci aspetta
Quasi alla sella FreshfieldDavanti a noi si apre l'immenso scenario della Vedretta di Nardis che si perde lontana verso la Val di Genova. La Presanella svetta imponente con i suoi scoscesi versanti che non fanno presagire ad una facile ascensione: io che poi temo l'esposizione sento un pò vacillare la mia convinzione ma ci penserà Sambo a darmi la sicurezza necessaria
Caliamo dalla Sella FreshfieldRisalita la cresta di qualche metro, continuiamo il traverso in leggera salita fin dove il pendio si impenna in maniera decisa: per fortuna c'è una buona traccia dove poggiare i ramponi in maniera sicura, è il punto più critico per me
La cresta ed il traversoSambo mi fotografa, io sto pensando ad altro Quasi in vettaOttimo scatto di Sambo, mentre salgo alla vetta col Brenta alle spalleFinalmente raggiungiamo la stupenda sommità della Presanella e ci godiamo lo spettacolare panorama che solo una vetta come questa può regalare. Un'enorme soddisfazione ci pervade, è il primo giorno d'estate e siamo con gli sci su una delle più belle cime delle Alpi Orientali.
Io in vettaSambo in vettaAutoscatto con la croceLa croce ed il BrentaSguardo verso il vertiginoso scivolo nordE' molto tardi e dobbiamo affrettarci nella discesa, la neve sta mollando parecchio ed ogni passo diventa un agonia perchè si sprofonda anche fino alla cinta.
Ritornati sulla Vedretta di Nardis, ripercorriamo il traversoParticolare sulla vetta e le corniciControluceRipresi gli sci ci portiamo in piano alla sella Freshfield, veloce risalita a piedi e poi giù per il ripido pendio ancora molto portante (complice l'esposizione Nord-Ovest): una goduria
Sambo scia a fianco di un seraccoTornati al Passo Cercen, stiamo al centro del ghiacciaio scivolando veloci su neve marcetta ma ancora ben sciabile
Giù per la vedretta Presanella, sulla solita neve marroneParticolare sul ghaicciaio pensile della nordRitornati nel vallone sotto la parete nord, saliamo di un pò per intercettare il filo della morena evitandoci un noioso traverso pianeggiante.
La scintillante parete nord si mostra in tutto il suo splendoreCi manca l'irregolare pendio sopra il Denza che diventa un pò un'agonia nelle curve: dobbiamo giocoforza solcare le scie degli altri scialpinisti, unici punti dove la neve è liscia e battuta
Ultimo pendioSguardo verso Sambo più in altoNuovamente al Denza dove la festa finisceFinirà qui la stagione scialpinstica?
Vediamo!!
Dislivello: 400+1250 circa
Sviluppo: 4 km al Denza poi 8 km alla vetta. Tot 22 Km
Difficoltà: BSA
Neve: firn molto portante nella parte alta, firn con strato di marcetta nella parte bassa