Escursione in una zona per me ancora sconosciuta
Partenza dal parcheggio “Pian del Forno” (1340m), località dove termina la strada che percorre la valle di San Valentino, così chiamata per via della chiesa eretta all’inizio della valle nel XIV secolo. (La strada per la valle di San Valentino si prende da Vigo Rendena).
L’area offre un piccolo parcheggio ed è attrezzata con panche e tavoli.
Il tracciato (sentiero SAT 224) entra subito nel bosco di conifere e risale la fiancata sinistra del Rio Bedù e dopo aver attraversato un piccolo affluente che scende da nord, arriva ai ruderi della malga Coel di Vigo (1567m); successivamente supera una balza rocciosa che porta all’imbocco della Valetta Bassa dove, sull’omonimo ponte, attraversa il rio.
La valle sembra chiudersi su due ripidissime vallette laterali; oltrepassati i ruderi di malga Valletta (1818m) dove esiste un ricovero di fortuna, il sentiero prosegue a sinistra fino a portarsi sotto un impressionante cascata formata dal Rio Dosson.
Da qui l’itinerario con una serie di serpentine molto ripide supera un altro notevole salto; il sentiero è immerso in una vegetazione molto fitta ed è abbastanza scivoloso essendo molto umido.
All’inizio della Valletta Alta si giunge ad un incrocio dove si dipartono tre percorsi; a sinistra il sentiero 225 verso il bivacco della Cunella; a destra prosegue il sentiero 224 verso il bivacco Casina Dosson; proseguendo nella valle invece si segue il sentiero 248 verso il passo San Valentino.
Dopo un pendio erboso si raggiunge il lago Valletta Alta (2217m) situato alla base di una ripida valle detritica; per un sentiero che si inerpica su massi granitici, dapprima sulla destra orografica poi, attraverso una lunga scalinata si raggiunge infine il Passo di San Valentino (2765 m).
Nei dintorni del passo sono ancora presenti tracce e residuati delle fortificazioni austriache del primo conflitto mondiale.
La giornata non era delle più felici per intraprendere un itinerario simile; praticamente l’ultimo pezzo del percorso verso il passo era impraticabile per via della nebbia fittissima, freddissima e umidissima.
Verso i 2600 metri ho preferito fare dietro-front, anche perché iniziava a grandinare e cominciavo a sentire il freddo.
In conclusione mi sembra un posto che merita una visita più approfondita; devo mettere in programma un giro ad anello che dal passo San Valentino scende al rifugio Val di Fumo (1909m) e ritorna verso la valle di San Valentino attraverso il passo delle Vacche (2872m) e la valle Dosson..
allego qualche foto (anche se la giornata non era delle migliori)