Saltato l'appuntamento scialpinistico del sabato, decido per una passeggiata nei boschi dei Cimbri.
Parto di buon mattino, poco dopo le sette e sei gradi sotto lo zero, da malga Basson di sopra, non senza un precipitoso dietro-front dopo mezzo km per chiudere la macchina...
spiza de nar Sguardo verso il Piz de Levico ancora addormentato
Scendo verso il Bisele. La val Torra è ingolfata di nubi.
Malga Busa Biseletto
Oltrepasso le case dei Galeni, specchio fiabesco di un mondo perduto... forse.
Supero anche le poche case del Bisele, deserte e silenziose.
La strada è percorribile con gli scarponi, senza bisogno né di ramponcelli né di ghette. Raggiungo il ponte Rotto (ponte di Rossalto in mappa), nascosto dalle piante.
Entro in territorio vicentino e salgo fino a malga Croiere, dove, al limitare del bosco, brilla la prima luce del sole.
Appaiono le enormi cataste di legname già lavorato. Se non fosse per l'angoscia che porta con sè questa visione, si potrebbe starsene fermi a farsi avviluppare dal profumo dei tronchi.
Mi immetto poi sul
Sentiero dell'Immaginario (
Nå in tritt von Sambinélo in cimbro) che percorro tra boschi e radure fino a malga Millegrobbe di sopra.
Al Laghetto.
Sempre su comodissima strada forestale, con un brevissimo tratto in salita su sentiero, eccomi al bivio per malga Campo. Legno e profumo.
Esco dal bosco in vista di malga Millegrobbe di sopra.
Il sole sta riscaldando le cime. Piz e Manderiolo.
Portule
Rientro verso Basson e in questo tratto sono evidenti i danni di Vaia.
I nuovi padroni del bosco martoriato.
Il percorso
Rinnovo i miei augri di Buon Anno.