Il tratto di Avisio sotto l'abitato di Piscine
Riprendiamo le
esplorazioni sull'Avisio delle zone marginali e secondarie dopo aver esplorato entrambe
le rive da Molina di Fiemme fino alle foci sull'Adige. Vedo online Gigi Zoppello (compagno di scorribande) in chat e gli dico: "Tra poco vado a ravanare in Avisio, vègnet?" Lui risponde: "Eh no, mi spiace oggi non posso proprio". Neanche due minuti dopo mi richiama e dice "Dove ci troviamo?". Facciamo un rapido esame delle 10 esplorazioni precedenti e decidiamo di andare ad esplorare
la zona tra Pianacci e Marigiat che ci è ancora ignota.
Da Piscine scendiamo fin sul greto dell'Avisio
Il castagno secolare: 400 anni
I ruderi del Mas dela Paia
Le Fornaci Vettori
Da
Piscine in Val di Cembra scendiamo con la stradella che fa parte del
Sentiero dei Vecchi Mestieri fino alla
Mas dela Paia (ruderi) con il
grosso castagno secolare di 400 anni, ancora vivo e vegeto anche se un po' malmesso. Quindi per
strada selciata ripida fino alla bella frazione di
Pianacci, un pugno di case rurali in una radura punteggiata da grandi castagni.
Pianacci
Le case ristrutturate sono abitate saltuariamente, specie nella bella stagione
Alcune case contadine sono state recuperate e sono ora abitate saltuariamente. Il grande edificio diroccato del nucleo centrale dell'abitato è stato pulito dalle edere, rispetto a quando l'avevo visto l'ultima volta. Si riesce ora a entrare, con molta prudenza, nelle cantine ancora ingombre di masserizie: mangiatoie di animali, vecchi attrezzi, sedie sfondate e perfino diverse paia scarpe.
La piccola frazione di Pianacci
Il vòlto con la fontana
Le stalle con le mangiatoie
Scarpe a iosa
Masserizie nelle cantine
Poco sotto Pianacci intercettiamo la traccia che dovrebbe portarci a Marigiat con un traversone, ma preferiamo
scendere fino al greto dell'Avisio a dare una occhiata. Dopo aver oltrepassato le
Fornaci Vettori, dove un tempo si ricavava la calce, il sentiero si dirama: un tratto prosegue in leggera salita (
Sentiero degli Antichi Mestieri), mentre l'altro si perde nella boscaglia. Seguiamo un "fiume di sabbia" che con la piena di fine ottobre si è aperto una via tra la vegetazione fitta verso il fiume. In breve infatti riusciamo a sbucare sulle rive, dove l'Avisio scorre placido e bellissimo. Proviamo ora a proseguire verso monte, a volte con difficoltà per gli alberi crollati, poi abbastanza facilmente nella boscaglia con
radure dal terreno sabbioso veramente bellissime. Sulla sabbia di queste radure si può osservare una miriade di orme di animali.
Risaliamo le rive saltando sui sassi
Le orme degli animali sulle radure sabbiose
Un paesaggio che cambia in continuazione: dalla sabbia alle pietre
Le magnifiche spiaggette
Un magnifico slargo sul fiume
In questo tratto l'Avisio scorre placidamente
Qui la riva si restringe e dobbiamo inoltrarci nella boscaglia
Arriviamo ad una
vasta distesa di pietre, che fa immaginare la potenza delle recente piena. Proseguiamo ancora lungo le rive, con splendidi scorci sul fiume che scorre abbastanza placidamente, formando alcune anse di acqua calma.
L'Avisio qui si incassa tra rive più ripide
Le rive sassose si risalgono facilmente
Una ansa dove l'acqua rallenta formando magnifici laghetti
Le rive sono abbastanza camminabili ma bisogna spesso inoltrarsi nella boscaglia per superare schianti
Fine dei giochi! La solita riva verticale di roccia impedisce di proseguire!
Avisio meraviglioso
Quando l'Avisio fa una curva secca però ci ritroviamo davanti ad una parete rocciosa invalicabile. Fine dei giochi! Ora bisogna cercare di risalire in qualche maniera. Torniamo indietro per un po' quindi troviamo un piccolo canalone boscoso per il un ripido versante, con qualche balza rocciosa da aggirare. Da qui riusciamo a guadagnare la dorsale, con vista a picco sul fiume spettacolare.
Ultime luci sull'Avisio
Golene sabbiose punteggiate di abeti rossi
Risaliamo la dorsale boscosa con spettacolare vista sul fiume
Cerchiamo di risalire il ripido versante per un canalone boscoso
Sulle rocce a picco sull'Avisio
Saliamo ancora e intercettiamo una traccia non segnata sulle carte, nei pressi di un poggio roccioso con dei parapetti di cordino e resti di panchine: il sentiero di dirama, proviamo a proseguire in costa, ma la traccia è esilissima e in parte portata via da vari franamenti. Forse scende sul greto dell'Avisio, o forse va verso il
maso isolato di Simoni.
Abbandoniamo il greto dell'Avisio per salire in qualche maniera verso Piscine
Lasciamo perdere, torniamo indietro e prendiamo la diramazione che sale di poco e poi, pianeggiando, si inoltra verso i
Masi di Margiat, che raggiungiamo in breve per bei boschi.
E' un'antica frazione semi abbandonata. Alcuni edifici sono crollati e diroccati, altri mostrano segni di frequentazione saltuaria. Anche qui la curiosità di sapere chi abitasse e cosa facesse è tanta, ma rimarrà senza risposta.
Avvistiamo le case semiabbandonate da Marigiat, "mangiate" dalla vegetazione amazzonica
Casa sprangata, ma sembra ancora frequentata
Altro edificio parzialmente invaso dalle edere
Una piccola edicola votiva accanto all'ingresso
Casa invasa dalla vegetazione
Qui qualcuno faceva lavoretti sul balcone dotato di morsa...
In una cavità del muro sono rimasti una spazzola con setole in ferro e dei misteriosi sassi con delle scanalature...
Lasciamo le case di Marigiat per salire verso Piscine
Una comoda stradella sale verso l'abitato
Riprediamo a salire per stradelle non segnate sulle carte, fino a sbucare poco
sotto la chiesa della frazione di Piscine, dove ha termine la nostra escursione. Torniamo indietro sulla strada provinciale per circa 1 km fino a dove abbiamo lasciato la macchina al punto di partenza.
Ci fermiamo all'ospitale Circolo Anziani per una birretta...
Il bel capitello nell'abitato di Piscine, vicino alla chiesa
In conclusione:
Avisio magnifico a dir poco, come sempre del resto. Abbiamo fatto una rimpatriata esplorativa sul fiume come ai vecchi tempi. Ci siamo stra-vestiti temendo il gelo, invece era caldo ed abbiamo sudato come bufali. La piena di fine ottobre ha cambiato un po' la morfologia del fiume, riversando tonnellate di sabbia sulle rive, una meraviglia. Qualche albero crollato o travolto, facilmente superabile, non ci ha impedito di risalire per qualche chilometro il torrente Avisio, di una bellezza sfolgorante illuminato dalla luce del tramonto. Escursioni tutto sommato facile, salvo l'orientamento, circa 3,5 ore, dislivello 300 metri.
PS: gia che c'ero ho mappato col GPS un po' di sentieri su OpenStreetMap, in particolare quello che c'è tra Marigiat e Piscine che non esiste sulle carte. Ora c'è!
Il magnifico Avisio
Il percorso
Le escursioni precedenti sull'AvisioTutto è nato dal... Sentiero degli Antichi Mestieri tra Piscine e Soverhttp://girovagandoinmontagna.com/gim/lagorai-cima-d'asta-rava/(val-di-cembra)-sentiero-antichi-mestieri-lungo-l'avisio-tra-piscine-e-sover/1a Esplorazione: il paese fantasma di Ischiazzahttp://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/il-paese-fantasma-di-ischiazza-sull'avisio/2a Esplorazione: da Pont dela Rio a Valdahttp://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-2a-esplorazione-fluviale-dal-pont-dela-rio-a-valda/3a Esplorazione: dal Ponte dell'Amicizia verso Cantilaga http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-3a-esplorazione/4a Esplorazione: da Albiano per Sottolona e Centrale di Pozzolagohttp://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/avisio-4a-esplorazione-quando-il-gioco-si-fa-duro/5a Esplorazione: da Mosana a Lisignagohttp://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-5a-esplorazione-gente-cembrana/6a Esplorazione: da Camparta a Barcohttp://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-6a-esplorazione-da-camparta-a-barco/7a Esplorazione: dalla Diga di S. Giorgio a Campartahttp://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-7a-esplorazione-dalla-diga-di-s-giorgio-a-camparta/8a Esplorazione: da Mosana alla foce, la bellezza e l'orrorehttp://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/avisio-8a-esplorazione-la-bellezza-e-l'orrore/9a Esplorazione: da Molina di Fiemme verso Rover http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/avisio-9a-esplorazione-da-molina-di-fiemme-verso-rover/10a Esplorazione: da Rover verso la diga e poi giù fino a Maso Contihttp://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-10a-esplorazione-da-rover-verso-la-diga-e-poi-verso-maso-conti/