bella, pianma. poetica... Peccato che non capisco del tutto.
Ma vi confesso: la poesia E' di Carducci, adattata un minimo. Non voglio attribuirmi meriti immeritati..
Per Joch e per i "furesti" la traduzione:
AUTUNNO
Il sole che muore lentamente sulle cime,
i boschi disseminati di colori,
il luccicare che fanno nel cielo le prime
stelle della notte e quei rumori
lontani e quieti e nel silenzio persi,
le sere grigie giorno dopo giorno più brevi,
e ferme come specchi nelle "zone a settentrione"
ombre che riposano sopra foglie morte.
Adesso è tempo di andare incontro al freddo,
a camminare per boschi illuminati
e smuovere con i piedi il fogliame del sottobosco,
fermarsi sopra una roccia e stare lì a spiare
i primi raggi pigri, al mattino,
che fanno fumare la campagna coperta di brina,
e sulla valle si stende una coltre
e sotto risplende l’Adige, lucente e chiaro.
Quando il freddo s’accuccia negli angoli
e per le strade va leggera la notte,
ancora ti cerco e ancora i tuoi palpiti
sento nascermi dentro. Ed è sincera
la voce che mi parla e mi conosce,
che si sprofonda e che mi prende il cuore.
Ti sento allora venirmi addosso,
ma piano, ma piano, ma piano, senza rumore.
Autunno, autunno, perché mi perdo in te,
che mi prendi come un prigioniero
quando ti guardo sul morire del giorno
e mi rubi l’ultimo pensiero?
Sono come schiavo di questa nostalgia,
passione serena che non fa soffrire.
Dolce tormento è perdersi
e nel tuo incanto, autunno, morire un po’.