Sabato pomeriggio 29 marzo decido di togliermi un po' di ruggine. Potrei partire direttamente dalla porta di casa, ma piuttosto che mangiare asfalto prendo l'auto e in 10 minuti sono a Forte Roncogno (805 mt), poco sopra il passo del Cimirlo. Cito Wiki: Il forte Roncogno (in tedesco Batterie am Sattel von Roncogno) è uno dei forti austriaci che fa parte della Fortezza di Trento. Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.
Durante la Prima guerra mondiale, il forte, che sbarrava il passo Cimirlo, apparteneva alla "Batterie Roncogno" che sorgeva sulle pendici monte Celva. Insieme alle opere di Civezzano sul fronte opposto, costituiva uno dei capisaldi del fronte est della fortezza di Trento.
Alle sue spalle si intravvede il Chegul e la cresta della Marzola
Da lì parte il sentiero SAT 419 che salendo dal versante sud-est porta alla cima del monte Celva (998 mt) per poi scendere da ovest verso la frazione omonima. Non ci sono difficoltà di sorta nell'affrontare il percorso, d'obbligo però calzature adatte, liquidi e torcia. L'interesse di questa escursione è dato dal fatto che sul monte Celva l'esercito austroungarico costruì negli anni antecedenti allo scoppio della prima guerra mondiale un enorme forte, articolato su più piani-batterie, collegati tra loro con gallerie interne e ascensori, e con un osservatorio verso la Valsugana.
Il lato sud del Celva è praticamente un muro e meta di arrampicatori
Il sentiero si impenna subito
e dopo una fuciliera che guarda al Pizzo di Levico
devio a dx per il sentiero dei 100 scalini, una scala nel ventre della montagna. Senza uno straccio di torcia avanzo come un cieco a braccia protese per evitare craniate (i claustrofobici stiano alla larga) e arrivo al vano dell'ascensore che serviva la batteria soprastante.
Una delle numerose batterie
Sguardo verso il Cimirlo e Trento
Torno sui miei passi e in breve raggiungo l'ex osservatorio, grande panorama, trincee, bunker, caserme...cemento, calcestruzzo, cemento... tanto cemento
Mi concedo uno sguardo alle amate montagne...ecco due icone pinetane, Costalta e il Santuario della Madonna di Pinè, alle spalle il Rujoch
A nord con il paese di Civezzano e l'antica pieve del 1200
Pergine Valsugana con Fravort e Gronlait
Riparto per la cima affrontando un tratto attrezzato con cordino, un po' di attenzione e pericolo zero
L'ascensore che arrivava in cima
Scruto le cime lontane
Sette Selle e compagne belle
Gronlait
Fravort
Altre due icone...