Autore Topic: [GHIACCIO E NEVE] Andare di conserva...  (Letto 19020 volte)

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[GHIACCIO E NEVE] Andare di conserva...
« il: 28/07/2008 07:31 »
Premetto che di tecnica alpinistica sono piuttosto digiuno, l'altro giorno c'era una guida alpina che su repubblicatv commentava l'incidente sul Monte Bianco dove sono morte papà e figli legati in cordata.

In particolare la guida diceva che l'andare di conserva (credo d'aver capito in 2) è molto pericoloso e che lui personalmente sconsigliava questa tecnica proprio perché, se entrambi non sono espertissimi, c'è il grosso rischio che la caduta di uno trascini anche l'altro.
« Ultima modifica: 22/09/2008 20:29 da Claudia »
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grazia

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #1 il: 28/07/2008 09:10 »
andare legati ma non assicurati con i chiodi, moschettoni ecc..
« Ultima modifica: 28/07/2008 09:20 da Sal »

Smit

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #2 il: 28/07/2008 09:20 »
In particolare la guida diceva che l'andare di conserva (credo d'aver capito in 2) è molto pericoloso e che lui personalmente sconsigliava questa tecnica proprio perché, se entrambi non sono espertissimi, c'è il grosso rischio che la caduta di uno trascini anche l'altro.

La progressione in conserva si attua tutte le volte che ci si muove su un terreno che non richiede che venga attuata assicurazione (ovviamente questo e' discrezione della cordata). Questo aumenta il rischio in caso di eventuale caduta in favore di una maggiore velocita' di progressione della cordata.

E' ovvio che ci sono delle regole da rispettare quando si procede in conserva e ovviamente ci sono delle tecniche di arresto che si dovrebbero conoscere per la sicurezza propria e del/dei compagni (uso della picozza per fermarsi o bloccare la corda, trattenuta della corda, ...).

La progressione in conserva non si usa solo su neve e/o ghiaccio, ma anche nell'arrampicata.
« Ultima modifica: 28/07/2008 09:27 da Smit »

Offline nantes

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #3 il: 28/07/2008 11:00 »
Io ho usato ancora la progressione in conserva, sopratutto su ghiacciaio e solo se avevo qualche dubbio sulla presenza di crepacci coperti; secondo me presupone che ambedue le persone siano allo stesso livello di preparazione e siano preparate ad affrontare un recupero in emergenza; richiede poi una concentrazione sulle proprie mosse e sullo stato dell'altro.
In altri casi mi sembra troppo rischiosa senza dei punti di assicurazione fissi ai quali la cordata possa essere ancorata

Smit

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #4 il: 28/07/2008 11:15 »
Io ho usato ancora la progressione in conserva, sopratutto su ghiacciaio e solo se avevo qualche dubbio sulla presenza di crepacci coperti;

Non capisco...potresti spiegarti meglio?
Credevi che ci fossero crepaccie allora sei andato in conserva?

In altri casi mi sembra troppo rischiosa senza dei punti di assicurazione fissi ai quali la cordata possa essere ancorata

Per fare un'esempio pratico...se vai sul Cevedale o in Presanella (non dalla nord...) come procedi?

Offline AGH

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #5 il: 28/07/2008 11:19 »
sia pure spiegata alla grossa, come fa il secondo a fermare un'eventuale caduta del primo? Secondo me non è affatto facile... forse se si è in 3 o 4 magari si riesce a trattenere il primo che si infila in un crepaccio... ma in una cordata a due mi pare dura...
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Smit

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #6 il: 28/07/2008 11:28 »
sia pure spiegata alla grossa, come fa il secondo a fermare un'eventuale caduta del primo? Secondo me non è affatto facile... forse se si è in 3 o 4 magari si riesce a trattenere il primo che si infila in un crepaccio... ma in una cordata a due mi pare dura...

Ci sono due tecniche principali, nessuna delle quali e' facile, non fosse altro perche' la caduta del compagno e' sempre improvvisa e non lascia molto tempoi per agire.

Premessa: la corda nella progressione in conserva dovrebbe essere il piu' possibile tesa (non intendo che si deve fare il tiro alla fune...).

Il compagno che rimane in piedi dovrebbe cercare di fare la trattenuta, cioe' bloccare la corda con la mano (ovviamente deve essere ben puntellato con le gambe). La mano che trattiene la corda non deve essere parallela alla direzione della corda (il pugno chiuso con la corda dentro intendo) altrimenti la corda tenderebbe a scorrere nella mano. La corda andrebbe impugnata con il pollice verso di noi e non verso il compagno.
Un'altra tecnica e' quella di preparare sulla corda un'asola mediante un cordino fissato con un nodo Prusik alla corda di cordata a una 50ina di centimetri da ogni componente della cordata. In caso di caduta nell'asola verra' infilata la picozza che verra' paintata nella neve /ghiaccio.

Molto grossomodo...se trovo qualcosa in rete che esplica meglio ve lo posto.
« Ultima modifica: 28/07/2008 11:44 da Smit »

Offline PassoVeloce

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #7 il: 28/07/2008 11:30 »
 :o :o

Offline Claudia

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #8 il: 28/07/2008 11:38 »
Molto grossomodo...se trovo qualcosa in rete che esplica meglio ve lo posto.
Il buon vecchio Smit coi suoi link...  ::) cmq posta qualunque cosa trovi, può sempre essere utile vista la complessità nello spiegare certi passaggi! E grazie...

Smit

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #9 il: 28/07/2008 11:40 »
Il buon vecchio Smit coi suoi link... 

A volte e' necessario...sono cose che farle viene automatico, ma spiegarle e' un casino...

http://www.caisem.org/cda/didattica/La_progressione_in_conserva-2007.pdf
http://www.caisem.org/cda/didattica/LA_PROGRESSIONE_SU_GHIACCIAIO.pdf

Offline nantes

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #10 il: 28/07/2008 13:11 »
Non capisco...potresti spiegarti meglio?
Credevi che ci fossero crepaccie allora sei andato in conserva?

Per fare un'esempio pratico...se vai sul Cevedale o in Presanella (non dalla nord...) come procedi?
Volevo solo dire che su ghiacciaio innevato, quindi con possibilità di frenare con la piccozza, ho usato la progressione in conserva, assicurandomi con un autobloccante sulla corda e tenendo una scorta di 5/6 metri sulla spalla.
Ma sapevo della presenza di crepacci e di dove all'incirca potevano essere.
Ultimamente lo stato dei ghiacciai è tale che i crepacci li vedi, anche se sono un po coperti e quindi preferisco sempre andare slegato;
ma questa è un opinione personale

Smit

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #11 il: 28/07/2008 13:26 »
Ultimamente lo stato dei ghiacciai è tale che i crepacci li vedi, anche se sono un po coperti e quindi preferisco sempre andare slegato;
ma questa è un opinione personale

Da quello che ho letto tu hai molta esperienza in montagna, ma in generale ritengo che la causa di molti incidenti e' proprio questa tendenza a pensare che l'unico pericolo siano i crepacci, quando invece la maggior parte delle persone scivolano e cadono per decine di metri lungo il ghiacciaio.

Personalemnte non andrei slegato nemmeno su una via tutto sommato facile (per me) come il Cevedale.

Offline AGH

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #12 il: 28/07/2008 13:49 »
sempre la guida di roma, diceva che i ghiacciai negli ultimi anni hanno subito uno stravolgimento evidentissimo... con la neve è papposa-fradicia anche la mattina presto, vi risulta?
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Smit

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #13 il: 28/07/2008 14:10 »
sempre la guida di roma, diceva che i ghiacciai negli ultimi anni hanno subito uno stravolgimento evidentissimo... con la neve è papposa-fradicia anche la mattina presto, vi risulta?

Non saprei risponderti...e' da un po' che per varie ragioni non calpesto neve sopra una certa quota.

In ogni caso guardando i dati di meteotrentino si vede che mediamente lo zero termico e' spesso al di sopra dei 4000 metri...questo ovviamente non giova alle condizioni della neve in quota.

Offline nantes

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Re: Andare di conserva...
« Risposta #14 il: 28/07/2008 14:31 »
.. la maggior parte delle persone scivolano e cadono per decine di metri lungo il ghiacciaio.
Personalemnte non andrei slegato nemmeno su una via tutto sommato facile (per me) come il Cevedale.
sono abbastanza daccordo, ma dipende da chi mi fa da secondo e da dove mi trovo; sarà un discorso egoistico forse;
tempo fa sono stato sul San Matteo dal Gavia e l'ultima cresta prima della cima era completamente ghiacciata; vista la situazione ho preferito proseguire slegato, se uno fosse scivolato niente e nessuno poteva fermare la caduta di entrambi.
Ma sono casi limite in cui si può anche pensare di rinunciare.
L'autunno scorso sulla Presanella sono tornato indietro dal passo Cercen perchè la parete verso la sella di Freshfield era impraticabile in conserva, si doveva proseguire o slegati oppure con punti fissi di assicurazione.