Autore Topic: Dom de Ecrins, salvataggio disperato  (Letto 5618 volte)

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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #15 il: 28/11/2012 14:19 »
soccorritori travolti da valanga stamattina, pare non ci siano vittime :(
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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #16 il: 28/11/2012 14:36 »
la mappa delle ricerche!


Visualizza Recherche alpinistes in una mappa di dimensioni maggiori
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Offline radetzky

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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #17 il: 28/11/2012 18:59 »
Per quell'app specifica, scritta da quel privato, non è tanto difficile inserire un tasto per la chiamata al 118, peccato non l'abbia fatto, ma posso assicurarti che se anche lui la vendesse a 1 euro sul market, per tutti i download che ci sarebbero, diventerebbe miglionario in poco tempo vista la preziosità di tale app!!!

credo tu abbia ragione circa il costo di una simile app.Ora lo distribuiscono gratuitamente anche alcune case automobilistiche (chiamata di soccorso)
http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/aziende/2012/11/26/Suzuki-app-richiedere-soccorso-stradale_7859171.html

Personalmente ritengo + affidabile un normale telefonino (dual SIM !) con GPS integrato che uno smart (+ semplice,minor peso e minor consumo batterie) e poichè l'eventuale tasto dedicato sullo smart ha controindicazioni (chiamata accidentale) penso si faccia prima ad inserire le coordinate in un SMS. L'importante è che qualcuno lo riceva !
« Ultima modifica: 28/11/2012 19:09 da radetzky »
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline Alan

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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #18 il: 29/11/2012 08:57 »
credo tu abbia ragione circa il costo di una simile app.Ora lo distribuiscono gratuitamente anche alcune case automobilistiche (chiamata di soccorso)
http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/aziende/2012/11/26/Suzuki-app-richiedere-soccorso-stradale_7859171.html

Personalmente ritengo + affidabile un normale telefonino (dual SIM !) con GPS integrato che uno smart (+ semplice,minor peso e minor consumo batterie) e poichè l'eventuale tasto dedicato sullo smart ha controindicazioni (chiamata accidentale) penso si faccia prima ad inserire le coordinate in un SMS. L'importante è che qualcuno lo riceva !

Sono le stesse osservazioni che ho sollevato io in merito appunto alla pressione accidentale di quel tasto.

Non dico stupidate, sono in un'azienda di software e conosco il processo di analisi, e sviluppo, quindi bene o male essendo simili... in più da poco sono diventato un Smartphone user, e son entrato parte anche io nella schiera dei ricercatori di APP geniali e sconosciute !! :)

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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #19 il: 29/11/2012 09:09 »
Che  smartphone hai preso?
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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #20 il: 29/11/2012 09:14 »
Che  smartphone hai preso?
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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #21 il: 29/11/2012 09:37 »
la vicenda si infittisce di mistero! Un testimone affidabile afferma di aver incontrato tre alpinisti italiani a fondovalle lunedì sera, scesi dal Dom de Ecrins. Tuttavia i tre dispersi non hanno dato notizie ai famigliari né si sono fatti vivi con nessuno. I soccorritori sono giunti alla conclusione che ci fossero due gruppi di alpinisti bloccati in quota. Oggi riprendono le ricerche appena le condizioni meteo lo consentiranno
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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #22 il: 29/11/2012 11:28 »
Oggi il meteo è più clemente: si attendono le schiarite per far decollare l'elicottero per cercare gli alpinisti, ormai da 4 notti all'addiaccio. Una riunione di crisi è attualmente a Briançon. Il prefetto del distretto, Dominique Schuffenecker, si è detto "molto preoccupato". Più passa il tempo e più le speranze di trovarli vivi si affievoliscono
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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #24 il: 29/11/2012 14:31 »
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20121129_111430.shtml

i soccorritori pensano si stratti di alpinisti di altra cordata. Del resto non si capisce perché, se fossero loro, da lunedì non avrebbero provveduto ancora a chiamare nessuno dei famigliari

13h: Grenoble elicottero è decollato in tarda mattinata a sorvolare la zona e individuare gli alpinisti nei Ecrins. Ma a 3000 metri di altitudine, velocità del vento 70 kmh.
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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #25 il: 29/11/2012 20:11 »
AOSTA, 29 NOV - ''Le ricerche condotte oggi con gli elicotteri hanno avuto esito negativo''. Lo ha comunicato il Peloton d'Haute Montagne al termine dei sorvoli effettuati oggi pomeriggio sul Dome des Ecrins alla ricerca dei tre alpinisti italiani dispersi da lunedi' scorso. Gli elicotteri sono decollati da Briancon e da Grenoble, sfidando le forti raffiche di vento che soffiano in quota (folate fino a 70 chilometri orari a 3.000 metri di altitudine), per controllare entrambi i versanti della montagna.
---

ora solo un miracolo può salvare i tre alpinisti dopo 5 notti all'addiaccio :(
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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #26 il: 29/11/2012 20:23 »
assolutamente incredibile che tre alpinisti esperti siano partiti per un 4000 con le previsioni che c'erano...e domenica era già brutto ad ovest ! Leggerezza imperdonabile: basta sballare la tabella di marcia di un paio d'ore e sei fritto....
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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #27 il: 29/11/2012 20:32 »
assolutamente incredibile che tre alpinisti esperti siano partiti per un 4000 con le previsioni che c'erano...e domenica era già brutto ad ovest ! Leggerezza imperdonabile: basta sballare la tabella di marcia di un paio d'ore e sei fritto....

in effetti... troppo sicuri di sè forse... stavolta la vedo male...
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Re:Dom de Ecrins, salvataggio disperato
« Risposta #28 il: 29/11/2012 21:15 »
I tre alpinisti dispersi in Francia
LIVE "Le speranze non sono perdute"
Milano, 29 novembre 2012

Da lunedì nessun segnale dai telefonini dei milanesi Cantù e Gaggianese e del genovese Barabini. La speranza è che abbiamo trovato rifugio in un bivacco sul Dòme des Ecrins, 4015 metri nelle Alpi del Delfinato. Soccorsi in azione
Ancora nessuna notizia dei milanese Francesco Cantù e Luca Gaggianese e del genovese Damiano Barabino, i tre alpinisti italiani dispersi in Francia sul massiccio degli Ecrins. L'ultimo segnale lumedì. Febbrili le ricerche, si teme che i tre possano essere stati travolti da una valanga. E' una lotta disperata contro il tempo. Con il passare delle ore le possibilità di ritrovarli in vita si affievoliscono. Ma c'è un barlume di speranza.

SEGUI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE


Il Dome de Ecrins . Foto LeDl/A.Ch
ORE 20,19 Senza esito quindi oggi i tre voli degli elicotteri. Non hanno trovato alcun segno degli alpinisti italiani dispersi sulla Barre des Ècrins, 4103 m, nelle Alpi del Delfinato: Domenico Barabino, Francesco Cantù e Luca Gaggianese. Ma almeno hanno ridotto l’area di ricerca. "Le nubi avvolgevano il versante Sud, quello dove noi riteniamo che possano trovarsi i nostri amici", ha detto Edoardo Rixi, capogruppo della Lega Nord alla Regione in Liguria, compagno di scalate del genovese Barabino. "Noi speriamo che siano riusciti a riparare nel rifugio Temple Ecrins, a 2410 metri, che non è stato ancora raggiunto dai soccorritori". I parenti dei tre alpinisti italiani sono a Briançon e trepidano per la sorte dei loro cari. Gabriele, il fratello di Barabino, è volato in una delle ricognizioni con gli uomini del Peloton d’Haute Montagne de Briançon. I voli di oggi sono stati effettuati dall’elicottero della Sécurité Civil de Grenoble e da quello della Gendarmerie de Dignes-les-Bains. La montagna è apparsa ancora ostile: nubi, nevischio e stamane anche un vento da 70 km/h che ha respinto il primo volo. Il pericolo di valanghe è enorme. Per questo i soccorritori che nei giorni scorsi sono saliti per via di terra – in motoslitta e con gli sci – sono stati respinti molto in basso. Quattro di loro sono stati sorpresi da una valanga nel tratto che va da Prè de Madame Carle, dove è parcheggiata l’auto dei tre alpinisti, al rifugio Cézanne. La neve è così tanta che l’auto sarà liberata solo a primavera. Domani le previsioni meteorologiche annunciano sereno. Gli elicotteri si alzeranno presto in volo e, finalmente, dovrebbero dare soluzione all’enigma che attanaglia tutti. Per ora i tre italiani affrontano la quinta notte nella neve. Notte di stelle, dove il termometro scenderà a rendere ancora più ardua l’ultima prova".

ORE 20 "Abbiamo perlustrato tutti i versanti - ha spiegato il comandante del Peloton d'haute montagne di Briancon, Nicolas Colombani - partendo dal glacier Noir, dal glacier Blanc, dal ghiacciaio della Bonne Pierre fino a quello della Pilatte nella parte sopra i 3.300 metri di quota. Purtroppo la zona sopra il rifugio Temple Ecrins era coperta dalle nubi, ci proveremo domani. La speranza è che siano riusciti a ripararsi lì". Secondo Colombani "le possibilità di salvezza dei tre sono legate alle decisioni che hanno preso". Domani non è prevista la partenza di squadre di ricerca a piedi a causa dell'elevato pericolo di valanghe. Quindi la ricerca proseguirà con gli elicotteri

ORE 18 ESITO NEGATIVO - "Le ricerche condotte oggi con gli elicotteri hanno avuto esito negativo". Lo ha comunicato il Peloton d'Haute Montagne precisando che sono stati compiuti vari sorvoli sul Dome des Ecrins e nelle zone circostanti, ma senza trovare traccia dei tre alpinisti italiani dispersi. Sono ora in corso riunioni per decidere il programma delle ricerche dei prossimi giorni.


Francesco Cantù, milanese, uno degli alpinismo dispersi
ORE 17,41 Bianco e solo bianco. Le Alpi del Delfinato nascondono il loro segreto. Dei tre alpinisti italiani dispersi – Damiano Barabino, Francesco Cantu’ e Luca Gaggianese - ancora nessuna traccia. I voli degli elicotteri non hanno sortito effetto. L’attesa da parte di familiari ed amici è spasmodica. A Briançon da ieri sono anche Edoardo Rixi e Armando Antola, due alpinisti liguri, compagni di scalata di Barabino. Rixi, 38 anni, capogruppo della Lega Nord al consiglio comunale di Genova, venti giorni fa si arrampicava sulla Presanella insieme a Barabino. Antola, da Sestri, ha scalato 2 ottomila e 82 quattromila. Sono venuti per partecipare alle ricerche dell’amico. "Le speranze non sono perdute. Barabino e i suoi compagni sanno come comportarsi. Se hanno un po’ di viveri, possono sopravvivere per più giorni, bivaccando nella neve", ha detto Rixi. Antola e Rixi conoscono queste montagne. Secondo Rixi: "Poiché lunedì nell’ultima telefonata al padre, Barabino aveva detto “Siamo in fondo alle doppie”, penso che, invece di fare la via normale a Nord, abbiano cercato di scendere per la parete Sud". Gli alpinisti insomma potrebbero cercare di scendere al Col des Écrins, 3367 m, per calarsi poi giu’ attraverso il vallon de Bonnepierre – un tratto presenta passaggi delicati – e arrivare poi al “Refuge Temple Ecrins”, 2410 m, che rappresenterebbe la salvezza. Questa discesa è complessa, ma non difficile in condizioni normali. La neve, però, supera già il metro e continua a nevicare. Bisogna affrontare una serie di “couloir” e anche il “Col des Avalanches", il colle delle valanghe. In salita è la via classica per arrivare alla Barre des Écrins, 4103 m, 1700 metri di dislivello e un tempo di percorrenza di 7-10 ore. Ma ora ci sono condizioni del tutto eccezionali. Anche oggi nevica, seppure con modesta intensità. La visibilità è ridotta. Alle 16.00 in cima c’era una temperatura di -14°, che verso mezzanotte dovrebbe arrivare a -18°. Condizioni difficilissime anche per alpinisti esperti, che sono isolati dal mondo ormai da cinque giorni.
http://milombardia.gazzetta.it/milano/2012-11-29/i-tre-alpinisti-dispersi-francia-live-sono-ore-decisive--913359919688.shtml
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« Risposta #29 il: 04/12/2012 06:30 »
La vicenda dei tre alpinisti italiani si é conclusa nel modo peggiore. Non é stata trovata alcuna traccia, e a questo punto appare difficile riuscire a trovare i corpi a breve. Forse a primavera. Probabilmente sono stati travolti da una valanga o caduti in un crepaccio. Resta inspiegabile, visto che i tre erano considerati molto esperti, il tentatativo di affrontare la salita nonostante il maltempo fosse in arrivo. Forse un fatale eccesso di sicurezza...
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