risposta: spesso chiusa, fabbricato mai ristrutturato... birra calda...
Negli anni cinquanta, i miei nonni materni hanno gestito per ben sette anni il rifugio al Passo Xomo. Erano anni duri, in cui era più facile far debiti con un'attività del genere che riuscire a guadagnare qualcosa o addirittura fare un pari a fine mese...ma il rifugio era sempre aperto, anche con la neve alta, ed un piatto di minestrone caldo...'na feta de polenta con la sopressa...un goto de vin...si trovavano sempre. Con i sacrifici si teneva duro e si andava avanti, sgobbando alla grande. Purtroppo, col passare degli anni l'edificio è andato in deperimento, ed i proprietari hanno fatto ben pochi lavori di ristrutturazione. Si sono sussegguiti numerosi gestori, ma nessuno è riuscito a resistere a lungo, anzi... Gli escursionisti che passano da quelle parti salgono per la Strada delle Gallerie e puntano dritto al rifugio Papa. Ti assicuro che, in un anno di gestione del rifugio Papa, i miei nonni hanno guadagnato più che in sette anni di gestione del rifugio Xomo, e sono riusciti a pagare tutti i debiti, lavorando come "musi".
Il Papa fa oggigiorno soldi a palate, tutti dignitosamente e faticosamente guadagnati. Alla domenica si lavora per 14-15 ore di fila, senza sosta. I nuovi gestori al Passo Xomo hanno intrapreso una nuova sfida. Gestiscono anche un altro ristorante a Valli del Pasubio e, nel fine settimana, aprono anche il rifugio. Sono persone in gamba...e... lì si mangia molto bene. Mi auguro che riescano a tirare su le sorti di quel luogo che per me, assieme al rifugio Papa e al Pasubio, sono i posti dei ricordi e degli affetti sacri.