nell'autunno scorso mi chiama questo ragazzo a me sconosciuto e mi presenta la sua nuova impresa.
a dire la verità rimango sorpreso che un atleta di montagna, se pur polivalente, mi chieda di inserire una disciplina d'acqua. Poi una volta conosciuto l'uomo Andrea, persona semplice e affabile, decido di intraprendere questa mia nuova avventura di istruttore di apnea. Già nei primi approcci dedicati alla tecnica di base, al corretto uso della respirazione e al training mentale mi accorgo di avere difronte un'atleta straordinario e molto motivato. Pensate che nel proseguo degli allenamenti specifici, spesso, mi arrivava in piscina dopo essersi allenato per 150km in bici o per quattro ore in montagna.
Si è appassionato a questa disciplina mettendoci tanta passione e devo dire che da atleta consapevole si è accorto della specificità di questo sport: muoversi senza respirare.
I primi mesi sono stati interamente dedicati alla tecnica, per poi passare ad allenamenti mirati quali: apnea statica, apnea dinamica ed esercizi di simulazione il tutto nella piscina di Revò. Una volta raggiunti gli obiettivi preposti siamo passati dalla simulazione alla realtà. Una settimana a Sharm in Mar Rosso per provare le difficoltà connesse a discese profonde in una specialità chiamata costante.
Rimango impressionato dalla facilità delle discese di Andrea alla profondità di 25m con una puntata a -27m sempre in piena sicurezza. Considerate che il parametro richiesto per diventare istruttore di Apnea Academy è 30m.
Bene il giorno dell'inizio dell'impresa, Andrea mi chiede di mettere il cavo guida a oltre 30m con un cartellino anche alla quota di -30m. Quando lo vedo partire capisco subito che nella sua testa ci sono i 30m che fa regolarmente e poi ragazzi tutto il resto... 313km in bici fino in Val d'Aosta e come sky running in vetta al Monte Bianco. Ho visto all'opera degli iron man ma vi assicuro che Andrea ha sbalordito tutti per la tenacia e lo spirito di sofferenza in condizioni estreme come: vento fortissimo in quota e -20 gradi. Ci vuole molta testa per passare dalla profondità del mare all'altitudine sempre e comunque cosciente dei rischi elevatissimi. Personalmente quando un'atleta si cimenta in una performance del genere bene fa ad attorniarsi di specialisti che ne salvaguardano la sicurezza perchè la vita è un bene prezioso e io sono stato ben lieto di farlo per lui come amico e atleta. Ho conosciuto il mondo della montagna attraverso gli occhi delle guide alpine, quello della bici ad alto livello con Fondriest ma cosa più importante ho gioito con Andrea per quello che aveva fatto.
Un salutone a voi tutti Joseph