Eccomi qua a raccontarvi il mio giro di domenica!
Siamo partiti dal
Passo del Tonale (1883m) in una splendida mattina, limpida e fresca. Dal "paese" si sale in direzione della
Malga Valbiolo (2250m) che si raggiunge in auto su strada sterrata passando per l'
ospizio di San Bartolomeo (ora c'è un albergo - ristorante).
Lasciata l'auto alla malga, si prosegue a piedi in direzione N risalendo le piste da sci e svoltando leggermente a sinistra, raggiungendo l'ultimo pilone della funivia; il panorama sulla Presanella e sui monti circostanti è veramente pauroso! Dalla stazione a monte della funivia il sentiero è segnato e sale rapidamente, finchè si arriva (in circa un'ora e mezza dalla malga) al
Passo dei Contrabbandieri (2681m). Qui si trovano i primi residui delle costruzioni che ospitavano i soldati durante la Guerra del 15-18: l'ambiente è molto suggestivo e purtroppo anche veramente malridotto.
Mi spiego: lungo il sentiero ho trovato una grossa busta di plastica con chiusura a zip, tipo quella usata per contenere maglioni o camicie: la raccolgo, pensando di buttarla a casa.... E invece l'ho usata per raccogliere una quantità enorme di rifiuti di ogni tipo, tralasciando una lattina di tonno che mi ha fatto rivoltare lo stomaco e un brick di succo troppo incastrato in profondità tra le rocce. Per non parlare di fazzoletti di carta ovunque e delle suddette costruzioni usate come bagni a cielo aperto, tanto che entrare a visitarle, benchè manchino di un tetto, è stato fisicamente vomitevole
Penso che un comportamento del genere sia decisamente segno di inciviltà: se non hai rispetto per la natura, potresti averne almeno per il luogo "storico". Vabeh.
Al Passo dei Contrabbandieri troviamo l'indicazione per raggiungere, proseguendo sulla destra (Est) la Punta Albiolo (ci vorrebbero 50minuti) con il Sentiero degli Alpini, molto esposto e nella parte iniziale costituito da scalette che passano in cresta. Il nostro percorso però è diverso.
Scendiamo dal passo e ci dirigiamo su sentiero 111 in circa 45minuti al
Rifugio Angelino Bozzi (2478m) dove ci godiamo mezz'oretta di sole spaparanzati su una panca
praticamente sfioriamo Nantes che è in zona per il suo megagiro: noi lasciamo il rifugio alle 12.15 e ci dirigiamo su ripidissimissima sterrata verso la
Forcellina di Montozzo (2613m - 15minuti) da cui si ammira una spettacolare e verdissima
Val Montozzo, decisamente ricca di marmotte. Indossato l'imbrago, siamo pronti: risaliamo in direzione sud e ci fermiamo diverse volte ad esplorare le grotte che si aprono nel fianco della montagna (quello che si affaccia verso il rifugio), utilizzate dagli Alpini come postazioni durante la guerra. Il sentiero è molto ripido e decisamente esposto: pur non soffrendo di vertiggini, vedere quelle ripidissime pareti senza fine fà un certo effetto, ed il vento non migliora le cose. Sappiamo che per raggiungere il torrione d'Albiolo sono circa 360m di dislivello e le poche indicazioni che abbiamo trovato in rete lo danno come "sentiero attrezzato a tratti esposto" di circa un'ora. Beh, la definizione è alquanto sbagliata. Il sentiero è SEMPRE molto esposto (e ce lo aspettavamo) ma
le misure di sicurezza sono decisamente inadeguate: pochissimi spezzoni di catena, e ne mancano in certi punti in cui sarebbero a dir poco indispensabili. Abbiamo attraversato ripidi canalini molto franosi, dove sentivi il rumore dei sassi che cadevano e finivano giù, chissà dove
e dove quasi mancava il posto per appoggiare il piede, mentre a monte non c'erano appigli... Ok non è per farla lunga, ma io me la son fatta sotto
Dopo un'ora di cammino e 150 metri scarsi di dislivello, abbiamo ritenuto saggi desistere.
Il problema che si poneva però era il rientro: nessuno se la sentiva di percorrere il sentiero a ritroso ed il vento veramente non aiutava; abbiamo "scavalcato" la dorsale affacciandoci sulla
Val Montozzo e da lì abbiamo perso quota per scendere ad intercettare una traccia di sentiero... Una discesa che più che "ravanage" era di tipo "franage" e molto free-style: praticamente non si stava in piedi su una montagna di ghiaietta e sassi instabili... Ok abbiamo sbagliato a scendere così ma veramente non c'era altra via d'uscita!
Raggiunto il sentierino l'abbiamo percorso verso est ed in 5 minuti abbiamo raggiunto uno
spettacolare laghetto formato da una cascata (nome non segnato sulla mappa) da cui si vedeva la croce in cima al
Torrione d'Albiolo. Tutt'intorno schegge di bombe e proiettili e filo spinato. Percorrendo il sentierino a ritroso abbiamo raggiunto verso le 15 la Forcellina di Montozzo e siamo tornati a casa dalla stessa via dell'andata: dalla val di Viso salivano grosse nuvole leggere e veloci che a tratti coprivano tutto... ed a 5 minuti dalla Malga Valbiolo, ecco che arrivano alcune gocce di pioggia che pare quest'anno non possan mancare in una gita che si rispetti
A dopo le foto!
PS: la Mappa Kompass 095 della zona, 1:25000, purtroppo non dà un grande aiuto a pianificare il giro ed addirittura non segna il sentiero che và dalla forcellina al laghetto (come non segna quello monte tonale orientale - malga valbiolo/ospizio di san bartolomeo che noi avevamo scelto di percorrere al ritorno e che sappiamo per certo che eiste!!!). Eppure è la nuova edizione!