A distanza di 4 anni ritorno sul Sella per un altro grandioso giro. Qui il giro di allora:
http://girovagandoinmontagna.com/gim/sella-marmolada-monzoni-bocche/passo-pordoi-piz-boe-lago-di-pisciadu/Partenza all'alba, il meteo promette bene, alle 7.20 sono già in cammino dal Passo Pordoi verso la sovrastante forcella, +7° C.
Non potevo esimermi da non fare questo scatto alle prime luci, dalla Valle di Cembra verso la Valle di Fiemme.
Quindi affronto i primi 600 m di D+, oggi ho in testa un giro decisamente più "umano" dopo l' exploit sulle Pale con Trabuccone
. Dico subito che chi volesse tagliare appunto questi 600 m e circa 2,5 km basta che usufruisca della funivia. Alla Forcella Pordoi calo decisamente lungo la vallata chiamata Valon del Foss, ben conscio di perdere dislivello appena guadagnato.
Dal Passo Pordoi.
Marmolada, purtroppo, non messa bene...
Sotto alla Forcella Pordoi.
Nella discesa del Valon del Foss, un nome un programma!
Ho optato di calare per questa valle per vari motivi: non l'ho mai vista, la remota possibilità di incontrare persone, scelta azzeccata fu! C'è un piccolo corso d'acqua che col tempo ha scavato e lavorato la roccia, un nervo scoperto che si insinua lungo tutta la vallata, arrivato in fondo c'è un'ampia pianura ed incrocio il sentiero che sale dalla Val Lasties, mi raccordo e salgo alla volta dell' Antersas, anche qui nel cuore del gruppo e come prima sempre circondato da meraviglia.
Pix Boè
Dalla Val Lasties, Gruppo del Catinaccio.
Il Valon del Foss appena percorso.
Qui si apprezza meglio tutto il lavoro di erosione compiuto dall'acqua, appunto al centro della vallata.
Dopo aver abbandonato il sentiero 647 mi porto alla Sela del Pisciadù attraverso il 649, qui in sequenza e, con diversi e morbidi saliscendi, toccherò varie cime vicine tra loro, in sequenza Piz Rotic, Piz Beguz e Piz Miara, quest'ultima la mia vera mèta. E' un altipiano roccioso in quota molto ampio e vasto, gli occhi quasi si perdono.
Dalla Sela del Pisciadù: Sassongher quasi al centro sullo sfondo, lago di Pisciadù e Cima Pisciadù sulla dx, vallata che affronterò in discesa poco più tardi.
Dalla Forcella Ciamorces...
Prima di arrivare al Piz Miara numerose aperture verso la Val Gardena mi permettono di ammirare uno scenario davvero unico. Qualche foto può, forse, avvicinarsi a rendere l'idea.
Da sx Piz Boè, Marmolada alle spalle, Sass Pordoi.
Sassolungo e Sasso Piatto, sulla sx Piz Miara.
Dal Piz Miara: Gruppo Puez con le Odle sullo sfondo sulla sx.
Panoramica da urlo.
Riprendo il cammino e percorro un sentiero che sta leggermente più basso rispetto a prima, giusto per non fare quello dell'andata, sono nuovamente all'imbocco della vallata che scende verso il lago, quando noto la presenza di un breve ma "intenso" tratto attrezzato; a dire la verità sono 2, suppongo uno per chi sale e l'altro per chi scende, come per salire dal Piz Boè dal versante dell'omonimo rifugio, ma per arrivare all'attacco di uno si deve per forza fare dei gradoni un po' esposti e con del ghiaino perciò alquanto insidiosi per poi finire poco sotto in un tratto di neve, all'apparenza ghiacciato, in pendenza, quindi lo scarto subito anche se l'altro non è che sia molto meglio, sono entrambi brevi, ma abbastanza verticali, quindi ripiego i bastoncini e con decisione vado, anche perché mi sarebbe saltato il giro!
Il tratto in questione.
Cima Pisciadù dal lago.
La vallata appena discesa: sulla dx il sentiero appena fatto sulla sx quello da fare.
Al lago mi fermo forse 10', giusto il tempo di guardarmi intorno e fare qualche foto, la presenza di un rifugio con tutto quello che ne consegue in questo periodo non fa decisamente per me. Lascio il 676 per il 666 e salgo, ricordo un tratto attrezzato poco sopra, medio lungo ma abbastanza facile, infatti così è. Poco più avanti devio a sx per traccia evidente e segnata per la cima, abbastanza facile da raggiungere ma un po' più attenzione nella discesa. Una volta in vetta mi perdo...
Provare per credere!
Altro tratto attrezzato.
Quasi in vetta...
Il vallone fatto in discesa per raggiungere il lago Pisciadù con al centro l'omonima forcella, al centro e poi sulla dx si nota il sentiero. Vicinissimo alla vetta!
Eccomi!
Il Pelmo sullo sfondo ed il Gruppo della Civetta sulla dx.
Ampiamente soddisfatto scendo dalla cima per poi risalire passando nuovamente dall'Antersas. Direzione quindi per il Rifugio Boè poi Forcella Pordoi e discesa al Passo per concludere, dove arriverò passate le 19.
Cima Pisciadù.
Valle de Mesdì.
La traccia: 25,2 km per circa 1850 m di D+.