Sabato 7 luglio parcheggiamo l'auto al
Pian delle Fugazze a mt. 1163 e prendiamo il bus-navetta che ci porterà fino alla galleria d'Havet a mt.1790. Solo così, risparmiando 600 mt. di salita a piedi, potremo avere energie per proseguire poi oltre il rif. Papa...
che raggiungeremo per la Strada degli Eroi (l'altra volta che siamo saliti a piedi purtoppo ci siamo fermati solo al rifugio).
Abbiamo percorso per la prima volta
"la zona sacra" sui luoghi della prima guerra mondiale, tramite il sent. 105- 120.
Dal rif. Papa siamo saliti sulla sin. passando vicino al bivacco invernale e arrivati, tra trincee e altre opere di guerra, a
cima Palon a mt. 2236. Dalla cima è possibile avere una visuale verso tantissime cime... ci sono delle tabelle che indicano la direzione e il nome della Cima o del Gruppo che si vede da qui...Purtroppo sabato il tempo non era il massimo lassù,
frequenti passaggi di nuvoloni ci avvolgevano togliendoci la visibilità, si passava dalla nebbia fitta a qualche minuto di schiarita che ci permetteva malamente di vedere qualcosa e di scattare in fretta qualche foto. Dalla Cima Palon siamo scesi alla
Selletta Damaggio e, tramite la scala scavata nella montagna, siamo saliti sul
"Dente italiano", uno sperone naturale utilizzato e fortificato durante la guerra. Si passa accanto a imbocchi di gallerie, ricoveri, vecchie cisterne d'acqua, di postazioni varie...in ogni punto che merita attenzione ci sono dei pannelli esplicativi che aiutano a comprendere bene gli eventi che hanno sconvolto questa montagna.
Impossibile non andare con la mente al tempo in cui tanti soldati hanno combattuto in questi posti in condizioni estreme e a quanti di loro hanno perso la vita...c'è sempre commozione nel percorrere questo genere di sentieri...Proprio di fronte appare il
"Dente austriaco" , l'altro sperone. Tra i due denti si svolse la tremenda guerra delle mine finchè nel marzo del 1918 ci fu l'esplosione della potente mina austriaca che causò il crollo devastante della parte anteriore del dente italiano...e tante vittime. La pietraia di massi di roccia nuda che si deve percorrere per scendere alla
"selletta dei denti" ne è testimonianza ancora oggi. Dopo aver visitato anche il "Dente austriaco" e qualche fortificazione abbiamo raggiunto la chiesetta di Santa Maria presso la Selletta di Comando con il
"camminamento gen. Ghersi" un collegamento scavato nella roccia, con tratti di muretto a secco, costruito nel 1917 dai soldati del genio e fanteria.
Siamo arrivati al cimitero militare "Di qui non si passa" dedicato ai caduti del Pasubio e realizzato durante la guerra, al suo interno c'è l'Arco Romano" costruito successivamente, nel 1935.
Ritorniamo al rif. Papa un attimo prima di essere investiti nuovamente dalla nebbia fitta e ripercorriamo la strada degli Eroi con visibilità limitata... Passata la Galleria d'Havet, lasciamo la sterrata e prendiamo il sent. 179 che scende molto più velocemente tagliando i tornanti della strada, passando vicino a Malga Fieno, e che ci porterà al parcheggio al Pian delle Fugazze
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Il percorso totale effettuato a piedi (partendo dalla Galleria d'Havet) è di circa 15 km. Il dislivello in salita sui 450/500 mt. in discesa sui 1100.